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Wonder: recensione del film di Stephen Chbosky con Julia Roberts

Natale è famiglia. Natale è cinema. Natale è amore ed emozione. Anche quest’anno, oltre a tante risate e a tanti film d’animazione, il mondo di celluloide ci regala una ventata di buoni sentimenti, di tante emozioni e anche di tante lacrime. Se questo è quel che cercate, Wonder, adattamento cinematografico di Stephen Chbosky del romanzo omonimo di R.J. Palacio, con Julia Roberts, Owen Wilson e l’enfant prodige Jacob Tremblay, già eccelso in Room, deve essere la vostra scelta.

Wonder: la sinossi

Il film racconta la vita incredibile di August Pullman, detto Auggie. Auggie è un bambino di 10 anni che, a causa di una rara malattia e numerose operazioni, ha una malformazione al viso e a causa wonderdella sua salute non ha mai frequentato una scuola. Vive con una famiglia splendida: la madre Isabel, che ha lasciato sogni e studi per dedicargli anima e corpo, Nate, un padre amico pronto ad alleggerire e a schiarire qualsiasi “giornata-no”, e la sorella adolescente Via, prima fan di Auggie ma un po’ smarrita e alla ricerca dei suoi fan, viste le attenzioni dovute al fratello. Si ritroverà ad affrontare per la prima volta il mondo scolastico e con esso gli sguardi e gli scherni degli altri ragazzi. Nonostante i primi periodi non felici, grazie al supporto della famiglia e alla sua luce interiore Auggie riuscirà a emergere e a trovare la sua strada tra gli altri.

Wonder: le nostre impressioni

L’opera di Chbosky non annoia grazie ad una sceneggiatura ben curata, che non racconta solo una storia di grande amore e grande coraggio, ma la analizza alla perfezione, non soffermandosi solo wondersulla malattia di Auggie, ma vivendo e facendo vivere le emozioni. Riescono infatti ad emergere tutti i punti di vista dei vari personaggi (grazie ad una divisione in capitoli del film): da quello di una madre che ha abbandonato tutto per il figlio a quello di una sorella da sempre spalla del fratello protagonista, da quello dei primi amici che il piccolo incontra a scuola a quello del bulletto che inizialmente tormenterà Auggie. Ed è questo che emoziona e commuove, il non voler necessariamente esasperare il tema della malattia da lacrima facile, ma emozionando facendo vivere delle situazioni di vita quotidiana in cui forse ciascuno di noi, da genitore o da figlio, si è trovato.

wonderGrande merito va dato anche allo strepitoso cast cui il regista si è affidato. Julia Roberts incanta ancora da cinquantenne con il suo caldo sorriso materno e Owen Wilson si cala perfettamente nei panni del padre, ma a dominare la scena è quel Jacob Tremblay che già aveva emozionato ed incantato nel bellissimo duetto con Brie Larson in Room. Il piccolo Tremblay sembra nato per ruoli ad alto tasso emozionale, così giovane e così ricco di pathos ed intensità senza mai cadere nell’eccesso. Una bella nota va anche a Izabela Vidovic, giusta nell’interpretare il ruolo di Via.

Wonder

valutazione globale - 7.5

7.5

un emozionante film natalizio

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Wonder: un giudizio in sintesi

Il film di Chbosky, quindi, è un film onesto e ben confezionato. Sicuramente non brilla per originalità o per un finale sorprendente, ma è un perfetto film natalizio, pronto ad emozionare piccoli e grandi.

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