La famiglia Willoughby è un lungometraggio animato in computer grafica altamente stilizzato dello sceneggiatore e regista Kris Pearn (Piovono polpette 2 – La rivincita degli avanzi)
La famiglia Willoughby: la trama
I Willoughby sono quattro bambini che, dopo essere stati abbandonati dai loro genitori egoisti, devono imparare ad adattare i propri valori tradizionali al mondo di oggi per riuscire a costruire una famiglia nuova e moderna.
La famiglia Willoughby: le nostre impressioni
Nel mondo dei cartoni esistono famiglie stravaganti: dai Simpson ai Griffin, fino agli Smith di Rick & Morty, ma la famiglia Willoughby non ha paragone. L’avventura dei piccoli Willoughby inizia già dalla nascita, con dei genitori non proprio inclini a curarsi di loro, per questo ai bambini viene l’assurda idea di mandarli in una (pericolosissima) vacanza, speranzosi del fatto che non possano più fare ritorno a casa.
Questo film d’animazione presenta una miscela di temi molto aspri e, oggi, molto dibattuti come l’abbandono minorile, il maltrattamento e l’adozione. La trama scorre fluida, a tratti intuitiva e a tratti lascia lo spettatore disorientato. Per contrasto i colori attirano l’attenzione circondandoci di tonalità calde e sgargianti che smussano in un certo qual modo gli spigoli della storia.
Lo stile dei personaggi non è del tutto nuovo, se vogliamo, per certe sfumature, non brilla di originalità, ma certamente l’accuratezza dei dettagli ci aiuta a guardare il tutto con occhi nuovi.
Le metafore inserite in questo lungometraggio fanno subito capire la morale che si vuole far emergere durante la visione e spingerà lo spettatore a “guardare nella finestra giusta”.
Per adulti e bambini che vogliono assaporare qualcosa di di nuovoLa famiglia Willoughby
Valutazione globale - 6.5
6.5
La famiglia Willoughby: un giudizio in sintesi
Proprio la particolarità di questa famiglia la proietta fuori da ogni schema preesistente, lasciando lo spettatore senza parole, ed è per questo la visione è suggerita sia agli adulti, sia ai bambini (magari accompagnati se troppo piccoli) che hanno il desiderio di assaporare qualcosa di nuovo e, certamente, ci spingerà tutti a “guardare nella finestra giusta”.
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