Nel 2016, anno in cui grandi film sono passati per la mostra di Venezia, Duprat portava il suo Il Cittadino Illustre, film che trovava grandissimo apprezzamento e che portava a casa una Coppa Volpi per il protagonista Oscar Martinez. Ora Duprat torna al Lido con Mi Obra Maestra, che però non trova posto nella selezione ufficiale, ma solo nel Fuori Concorso.
Mi Obra Maestra: la sinossi

Detesta il contatto umano ed è al limite dell’indigenza. Il gallerista e il pittore sono legati da un’antica amicizia, ma non hanno praticamente nulla in comune. Il fatto di avere mondi e idee diametralmente opposti genera tra i due forti tensioni e discussioni. Ma nonostante le differenze sono grandi amici. Il film racconta la storia improbabile e pazza di questa amicizia
Mi Obra Maestra: le nostre impressioni da Venezia 75
Nel suo precedente lavoro “veneziano”, Duprat metteva alla berlina il mondo della letteratura e raccontava di come la “fame” di scrivere storie potesse cannibalizzare tutto ciò che c’è nella vita di una persona. Quest’anno con Mi obra maestra, non si discosta moltissimo dal tema, anzi, ne fa una riedizione in cui il bersaglio principale è un altro tipo di arte, la pittura e quanto si sia trasformata in “evento” nel mondo moderno, usata come pretesto per parlare in modo più profondo dell’animo umano.

Oltre alla brillante scrittura, soprattutto dei dialoghi, un valido aiuto viene da una coppia di protagonisti che si rivelano eccellenti, quei Guillermo Francella e Luis Brandoni, che hanno un affiatamento davanti alla macchina da presa così fluido e naturale da risultare essenziale per i tempi comici della storia.
L’unico appunto che ci sentiamo di sottolineare per questo film è il fatto di avere troppe cose in comune con la pellicola veneziana precedente, nonostante il cambio di storia e di sviluppo, quantomeno nel rimanere ancorato alle fondate critiche all’arte e alla sua modernità.
In ogni caso, commedie intelligenti, intriganti e colte, ma che sappiano far ridere, mentre parlano di argomenti profondi e legati alla semplicità dell’animo umano ce ne sono poche in giro e Duprat, con questi suoi ultimi due film ha fatto segnare sicuramente il suo nome in questa ristretta cerchia. Meriterebbe sicuramente più spazio anche nel nostro Paese e ci auguriamo che prima o poi sia possibile.
Mi obra maestra
Valutazione globale - 7.5
7.5
Divertente, irriverente, profondo
Mi Obra Maestra: dichiarazioni e curiosità da Venezia 75

Il cast si è presentato numeroso alla prima ufficiale ed ha dimostrato un’unità e un’emozione molto grandi, mentre si abbracciavano felici tra gli applausi scroscianti della sala. Il film forse, a nostro giudizio, avrebbe meritato maggior risalto nella sezione principale e con una più sensata programmazione al Lido ma, visto che purtroppo i bei film di Duprat faticano notevolmente a trovare sale che li propongano nel nostro Paese, meglio questo di niente.
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