A 22 anni dal suo esordio cinematografico con Basquiat, il regista Julian Schnabel torna sul grande schermo con il film Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità. La pellicola, in concorso all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ripercorre in modo vibrante i momenti salienti della vita del grande pittore Vincent Van Gogh. A dargli il volto un intenso Willem Dafoe, Coppa Volpi a Venezia per la sua magistrale interpretazione del genio olandese.
Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità: sinossi

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità: le nostre impressioni

Con Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, Julian Schnabel tenta di fare ciò che di più vicino ci possa essere a un’opera d’arte, senza imitare pedissequamente quella del pittore ma provando ad avvicinarsi alla complessità del suo mondo interiore. In questa appassionata ricerca, fondamentale è il rapporto che Van Gogh aveva con la natura che lo circondava, la sola capace di dare requie al tormento della sua mente. È la natura ad essere la cooprotagonista del film, ora restituita nel tepore della luce che filtra tra il fogliame degli alberi ora immortalata in panorami sconfinati.
Magistrale e di rara intensità l’interpretazione di Willem Dafoe, incredibilmente verosimile nei panni di Van Gogh. Il suo volto segnato e scavato è esso stesso un’opera d’arte, la cui espressività sembra essere stata tratteggiata con le stesse pennellate febbrili con le quali Van Gogh depositava il colore sulle sue tele come una nuova pelle. L’interpretazione di Dafoe è imponente nella sua capacità di essere il volto, gli occhi e l’anima di un’artista geniale, la cui esistenza fu segnata da indigenza e solitudine e dalla completa consapevolezza che la sua arte non sarebbe stata compresa dal suo tempo. “Forse dipingo per coloro che verranno dopo di me”, dice Van Gogh in una scena del film e forse è proprio così. L’arte del pittore lo ha reso solo nel suo tempo ma immortale per la posterità. Ma non c’è tristezza o rassegnazione in questa consapevolezza, quanto la sensibilità di un uomo lucido, profondamente devoto alla sua arte e alla costante ricerca di quell’intangibile nel quale ritrovare sé stesso.

L'arte racconta l'arte di Van Gogh in modo potente e visivamente intensoVan Gogh - Sulla soglia dell'eternità
Valutazione globale - 7.5
7.5
Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità: giudizio in sintesi

Il film non è infatti la biografia dell’artista, ma un film sul significato stesso di essere artista, sull’essenza profonda di una vita vissuta per l’arte e grazie all’arte. Al di là della veridicità dei fatti, ciò che cattura nel film è la forza di un occhio filmico che scruta il mondo dell’artista attraverso la sua stessa interiorità, tentando di portare sullo schermo l’intangibilità dell’atto creativo e l’universo visivo di un pittore oltre la soglia dell’eternità.
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