Dopo il grande successo del weekend, anche la quinta giornata della dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma è stata ricca di eventi imperdibili e film molto attesi. Oltre all’incontro con uno dei cineasti italiani più apprezzati da pubblico e critica, Nanni Moretti, e la super anteprima di Capitan Mutanda, nuovo film d’animazione prodotto dalla Dreamworks, protagonisti di giornata sono stati certamente la commedia francese C’est la vie, dai registi del successo Quasi Amici, il devastante Insyriated, il brasiliano The movie of my life e Who We Are Now, dramma al femminile diretto da Matthew Newton con Julianne Nicholson ed Emma Roberts. Ecco le nostre impressioni.
Who We Are Now: la sinossi
Beth è una donna appena uscita di prigione. Lotta con il suo difensore d’ufficio per riottenere la custodia di suo figlio Alec, affidato durante i 10 anni di reclusione alla sorella e al marito, poco 
Who We Are Now: impressioni e commenti
E’ difficile trovare qualcosa di salvabile nel film. La sceneggiatura risulta sterile, incompleta, confusionaria, da rendere il film lento, privo di guizzi. I personaggi principali vengono analizzati in modo superficiale e con connotati banali e abbastanza “telefonati”, mentre il contorno è composto da personaggi inutili, quasi riempitivi, spesso senza aver un reale valore nella trama. La vera storia, 
Ad una sceneggiatura poco efficace si unisce un lavoro di regia povero di arte. Il lavoro del regista è piatto, senza anima, come se stesse dirigendo un filmetto tv per riempire i palinsesti dei pomeriggi estivi. Del cast si salva solo un buon Zachary Quinto. La Nicholson risulta quasi forzata e ricca di clichè nella sua interpretazione, mentre non risulta credibile nei panni della fragile Emma Roberts, nata per i ruoli da bionda americana visti nelle serie American Horror Story e Scream Queens.
Who We Are Now
valutazione globale - 4
4
banale, confuso, diretto senza arte
Who We Are Now: curiosità dal festival
Il regista si è dichiarato soddisfatto del lavoro delle attrici di interpretare perfettamente i ruoli e onorato di aver potuto collaborare con due grandi talenti. “La mia volontà era quella di raccontare due donne con una personalità complessa. Con il personaggio di Beth analizziamo una donna dalla 
La collaborazione con tutto il cast, non solo con le due attrici protagoniste, è stata fondamentale, a detta del regista, per la buona riuscita del film. “Ci siamo continuamente chiesti la nostra soluzione alle varie problematiche e situazioni che il film va ad affrontare. Questo è il mezzo che io uso da regista per connettere gli attori ai personaggi. Stilisticamente, ho lavorato per rendere tutto privo di artifici, come se non esistesse un copione o una telecamera”.
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