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Tomb Raider

Tomb Raider: recensione del film con la nuova Lara Croft di Alicia Vikander

E’ approdato sugli schermi cinematografici italiani la nuova rivisitazione di uno dei giochi più in voga nei primi anni duemila, Tomb RaiderDiretto dal norvegese Roar Uthaug, in genere più vicino ad una regia più rabbiosa e di nicchia, si avvicina ad una storia già consolidata nel tempo da un franchise già aperto anni prima con Angelina Jolie senza sconvolgere né impressionare particolarmente, dandoci però un ritratto di una Lara Croft “scricciolino”, diverso da solito, in cui la giovane avventuriera alle prime armi è più ironica e spiantata che mai.

Tomb Raider: la sinossi

Tomb RaiderLara Croft (Alicia Vikander) è una ragazza indipendente, sicura di sé e tremendamente testarda, che sbarca faticosamente il lunario incastrando vari lavoretti. Tutto si risolverebbe per lei se firmasse la carte che dichiarerebbero il padre ufficialmente morto, Lord Richard Croft (Dominic West). Quest’ultimo, difatti, è scomparso 7 anni prima durante una missione che lo ha portato su un’isola a largo delle coste del Giappone, nel bel mezzo del “Mare del Diavolo”. Scortata dal capitano della nave Lu Ren (Daniel Wu) che la porterà sulle tracce della tomba dell’Imperatrice giapponese Himiko, Lara inizierà il suo percorso di formazione per diventare a tutti gli effetti la temibile avventuriera in lotta con le forze della Trinità, una potente organizzazione volta ad arricchire più che mai il suo potere.

Tomb Raider: le nostre impressioni

Tomb RaiderQuesto nuovo adattamento di Tomb Raider si configura come la rivisitazione di una storia in chiave più fresca, moderna e con un cast a tendenza autoironica. La struttura di base prende spunto dai film e i videogiochi del passato, in questo caso liberamente tratti dalla storia della regina Himiko, avventura che consacrerà Lara Croft come nuova eroina/avventuriera. Elemento extra a questo filone narrativo è la ricerca del padre, che nei capitoli precedenti viene già dato per morto, congiuntamente ad un nemico invisibile ed ormai insidiato nelle file del bene come la Trinità, che si configura come una setta di assetati di potere alla Spectre di James Bond.

Tomb Raider coglie da altri film d’azione-avventura-storici elementi peculiari quali la ricerca di un antico manufatto, un oggetto di potere conteso da uomini malignamente potenti che vogliono entrarne in possesso per i propri scopi malvagi. Questa struttura narrativa, tipica di grandi franchise del genere come Indiana Jones, viene sì ripresa ma non sfruttata intelligentemente, lasciando in qua e là buchi inspiegabili e attaccandosi a sequenze d’azione che fanno acqua da tutte le parti e mancando di una credibilità seppur minima.

Nonostante Tomb Raider non sia un film che brilla, sia a livello di fotografia che di copione, c’è da dire che sia un film fruibile, che si lascia guardare, senza grossi colpi di scena, sostituiti da scene tipiche da action movie. Il resto del film si perde in una continua sequela di cliché a livello narrativo e interpretativo, perdendosi in soluzioni scontate che invogliano lo spettatore a guardare con attenzione il film solo per vedere se la propria intuizione era giusta. La situazione potrebbe essere salvata se le svolte narrative di Tomb Raider fossero ben contestualizzate ed esplicitate in maniera sì funzionale ma anche interessante. Insomma, tutto è troppo rapido, veloce, senza contestualizzazione.

Tomb RaiderIn un prodotto come questo dove niente brilla davvero, l’interpretazione data da Alicia Vikander a Lara Croft è una piccola perla: questa Lara, uno scricciolino tutto occhi e dal sorriso disarmante, si dimostra di una tenacia fuori dal normale, che viene schiacciata, picchiata, denigrata, ma riesce sempre ad alzarsi, a far vedere alle forze che la vogliono schiacciare che lei invece è ancora li, più forte di prima. Inoltre, è stato interessante vedere una Lara Croft più impacciata, autoironica, più inesperta, molto diversa da quella Lara avventuriera/femme fatale interpretata da Angelina Jolie. Fragile al punto giusto, curiosa, intraprendente, Alicia Vikander è colei che rende il film piacevole e fruibile fino alla fine.

Tomb Raider

Valutazione globale - 6

6

Fruibile, struttura debole, attrice convincente

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Tomb Raider: un giudizio in sintesi

Tomb RaiderTomb Raider, per quanto fruibile e nel complesso scorrevole, si appoggia su un materiale precedente buono ma di cui non riesce a sfruttare le potenzialità, appoggiandosi ad uno scheletro narrativo traballante e ricco di cliché. Interessante è l’avventura inserita a perno della storia, quella della regina Himiko, così come questa nuova Lara Croft, interpretata da una svedese atipica, piccola, bruna e dallo sguardo intenso, che non ha paura di mostrarsi con tutte le pecche e le fragilità di una futura avventuriera ora alle prime armi.

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About Ilaria Coppini

25, ormai laureata in Letterature e Filologie Euroamericane, titolo conseguito solo per guardare film e serie TV in lingua originale (sulle battute ci sto ancora lavorando). Almeno un'ora al giorno per vedere un episodio la trovo sempre, e Netflix è ormai il mio migliore amico. Datemi del cibo e una connessione veloce e scatenerete la binge-watcher che è in me.

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