Men in Black International è il film di F. Gary Gray con Chris Hemsworth e Tessa Thompson che riprende il filone di film fantascientifici ideato più di 20 anni fa.
Men In Black International: sinossi
Molly, ragazza di New York, sogna di diventare un Men In Black sin da quando, nel 1996, salvò un alieno in fuga dagli stessi. Dopo svariati tentativi, intercetta un’invasione aliena e riesce ad entrare nella sede dei MIB. Qui incontra l’agente O che, nonostante vari dubbi, la mette in prova, affidandole un incarico presso la sede di Londra. Lì conosce il capo, High-T, e quello che diventerà il suo partner, il plurititolato e bellissimo agente H, che sembra aver smarrito la brillantezza di un tempo. I due uniranno le forze per proteggere un principe alieno, per salvare il mondo da nuove minacce extraterrestri e per salvare i MIB da una talpa interna.
Men In Black International: le nostre impressioni
Una delle saghe di maggior successo degli anni ’90, che meglio ha saputo fondere il mix vincente di action, comedy ed effetti speciali a go go, è stata senza dubbio Men In Black. Gli agenti J e K, interpretati da Will Smith e Tommy Lee Jones, sbancarono il box office dapprima nel 1997 con il primo film, che incassò circa 600 milioni di dollari, e poi con altri due fortunati sequel, rispettivamente nel 2002 e nel 2012. A ben 22 anni di distanza dal primo capitolo, tornano gli agenti in nero per salvare la galassia da minacce alieni, ma in “nuove vesti”, direi internazionali. Via J e K, benvenuti agenti H e M, interpretati rispettivamente da Chris Hemsworth e Tessa Thompson, pronti a rilanciare un filone cinematografico che sembrava oramai accantonato.
Per iniziare il commento a questo film, ripartirei dalle premesse e dall’aver definito la saga dei Men In Black uno dei pilastri dell’action comedy. Il capostipite nel 1997, oltre ad aver lanciato la stella di Will Smith come uno dei re della commedia americana, ha fornito un bel mix di azione, risate, complice il riuscitissimo duetto tra i due protagonisti, ed effetti speciali pazzeschi per l’epoca. Il film riuscì ad ottenere anche una nomination come Miglior commedia ai Golden Globes, riconoscimento che lo eleva rispetto ad un qualsiasi blockbuster.
Men In Black International purtroppo ha perso totalmente lo smalto del film originale e, nonostante la virata internazionale, il film sembra aver avuto una ridimensionata notevole, quasi casalinga. In un’epoca dominata da live action, computer grafica ed epici scontri tra supereroi, gli effetti speciali visti nel film di F. Gary Gray non lasciano nessuno senza parole, come fece il film del 1997, e i mostri alieni non divertono più come un tempo, nonostante ci sia una ricerca sfrenata nel renderli personaggi iconici in una raffica di situazioni e battute prevedibili e poco divertenti.
I problemi più grossi di Men In Black International, però, riguardano la sceneggiatura e le scelte riguardo i personaggi. La scelta di una protagonista donna, forte ed agguerrita, accanto al belloccio di turno appare abbastanza prevedibile e scontata, dopo i grandi successi dei film dedicati a supereroi donna, ma senza dare una reale e credibile giustificazione alla stessa. La storyline, inoltre, appare superficiale, prevedibile e a tratti confusa e male articolata.
Nonostante Hemsworth e Thompson cerchino di far funzionare il film, l’alchimia tra i due non si avvicina minimamente a quella dei due vecchi protagonisti e i due cadono in clichè citofonati fin dal principio. Le interpretazioni di Liam Neeson e Rebecca Ferguson risultano alquanto dimenticabili, mentre da lodare sono i pochi momenti in cui appare una Emma Thompson sempre padrona della scena.
Spin off dimenticabile, priva delle novità apportate dai film precedentiMen in Black International
valutazione globale - 4.5
4.5
Men In Black International: giudizio in sintesi
Il film di F. Gary Gray non riesce a risollevare una saga innovativa circa 20 anni fa con un film dimenticabile, prevedibile e privo di elementi degni di nota. Gli effetti speciali del film non sorprendono in un’epoca dominata dalle splendide ed epiche battaglie tra i supereroi. A fare acqua da tutte le parti è la sceneggiatura, a partire dall’impostazione dei personaggi principali, abbastanza prevedibile e ricca di clichè. Manca l’alchimia tra i due protagonisti, elemento che fu una delle chiavi del successo del primo film. Dimenticabili sono le prove fornite dagli interpreti principali, mentre Emma Thompson si conferma in quei pochi momenti sullo schermo autentica mattatrice.
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E’ vero… Purtroppo Dame Emma Thompson si vede poco nel film. Io la metterei sempre nel cast di ogni film che si giri sulla faccia della Terra.