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Black Panther

Black Panther: la rencensione del nuovo film targato Marvel

Nel giorno di San Valentino è arrivato nelle sale cinematografiche italiane il 18esimo film facente parte del Marvel Cinematic Universe, Black PantherScritto da Ryan Coogler e Joe Robert Cole, il film può vantare un cast meritevole e ben assortito che, ad eccezione di Andy Serkis e Martin Freeman, è composto da attori afroamericani o britannici quali Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’o, Danai Gurira,  Daniel Kaluuya, Letitia Wright, Winston Duke, Angela Bassett e Forest Whitaker. Tratto da un fumetto ideato nel 1966, Black Panther è un film diverso da gli altri capitoli del MCU, più visionario e colorato che mai, in cui assistiamo alla nascita di uno stile visuale e culturale tutto nuovo, una sorta di afrofuture tra sviluppo e tradizione.

Black Panther: sinossi

Black PantherDopo la morte del padre durante l’attacco alla Nazioni Unite, mostrato in Captain America: Civil War, il giovane e carismatico principe T’Challa (Chadwick Boseman) torna a casa per adempiere al suo dovere di principe eredirario e salire sul trono di Wakanda, un’immaginaria nazione nella parte centrale del  continente africano, isolatasi volontariamente in una bolla dorata dove vengono prodotte le migliori tecnologie e viene custodito il più grande giacimento di vibranio. T’Challa è pronto a raccogliere l’eredità di suo padre e a indossare gli artigli di Black Panther, soprattutto per far fronte ad una minaccia su due fronti: torna sugli schermi Ulysses Klaue (Andy Serkins), spietato trafficante di vibranio, e il misterioso Erik Killmonger (Michael B. Jordan), un mercenario americano nelle cui vene scorre sangue wakandiano.

Black Panther: le nostre impressioni

Black PantherIn Black Panther ci troviamo di fronte ad un personaggio forte, potente, sia dal punto di vista fisico che simbolico come il nuovo re T’Challa, che non solo si trova a dover affrontare una nuova enorme responsabilità in quanto erede dei poter della Pantera Nera, ma vuole essere anche un buon padre per la sua nazione, il Wakanda. Seguendo un percorso di formazione, personale o no, visto il suo ruolo di re, Black Panther/T’Challa vuole fare ciò che è più giusto non solo per la sua famiglia e il suo popolo, ma per tutti coloro che sono in difficoltà, in questo mondo sempre più ricco di odio, soprattutto nei confronti del diverso.

Black Panther, per quanto sia inserito in un contesto che funziona al 100% fatto di luci, colori, tradizione e futuro, risulta essere un “one-man movie”, il cui fulcro centrale gira intorno al personaggio di T’Challa, uno dei più carismatici del MCU. Statuario, dallo sguardo saggio nonostante la giovane età, quest’ultimo Black Panther ha uno stile unico, tutto suo, irripetibile e più connotato degli eroi, elemento che si riflette su una colonna sonora avvincente, quasi esclusivamente black, tra cui spiccano i nomi del momento (tra i molti, Kendrick Lamar e i The Weeknd).

Ogni elemento, anche lo stile di combattimento, simile ad una danza, è curato nei minimi dettagli per celebrare la cultura wakandiana che, seppur immaginaria, si rifà alle grandi tradizioni africane. Insomma, tutto sembra incarnare il desiderio di osare, di stupire, cosa che sono riusciti a fare.

Black Panther, inoltre, cela un non troppo velato intento politico: la scelta di un cast completamente di colore, ad eccezione di Serkis e Freeman, sembra essere una presa di posizione a riscatto della comunità di colore, specialmente afroamericana. Nonostante Black Panther ammicchi direttamente alla questione del “black power”, l’elemento rilevante percepibile in questa scelta narrativa e visiva sta nel desiderio della Marvel di creare un prodotto che sì, ha tutte le caratteristiche breathtaking dei film di supereroi,  ma vuole comunicare anche tematiche di un certo spessore quali il senso di appartenenza e il sacrificio per il proprio popolo.

Black PantherGià con ciò che è stato scritto finora si capisce che Black Panther è un film piacevolmente atipico sotto vari punti di vista. Ciò che lo rende ancor più interessante, però, è la forza che viene data alle figure femminili: sono proprio le donne ad essere viste e considerate come tra le migliori combattenti di Wakanda, sia nel caso di Nakia che della meravigliosa Okoye, donna fiera e capace di cogliere sacrificare se stessa per la nazione e per una giusta causa. Sembra che la nostra Michonne se la cavi egregiamente anche con le lance, oltre che con la katana. Grande plauso va all’antagonista, Erik Killmonger, aka Michael B. Jordan, più muscoloso e cattivo che mai, vittima delle circostanze, che ha passato la sua vita ad organizzare la vendetta. Le motivazione ci sono tutte, e non è raro provare empatia per lui, rendendo la sua interpretazione ancor più meritevole.

L’unica nota negativa riscontrata in questo Black Panther è che in quanto ultimo arrivato nelle produzioni del MCU, potrebbe essere schiacciato dalla personalità di tutti gli altri supereroi Marvel, per quanto il carisma alla Tony Stark di certo non manchi in questo giovane T’Challa, entrato di diritto tra i miei eroi preferiti. La sceneggiatura è ben eseguita ma a volte manca di quell’elemento più ironico, tipico degli ultimi supereroi Marvel, perdendosi in una solennità di affermazioni che necessiterebbero una piccola sfoltita.

Black Panther

Valutazione globale - 7

7

Un eroe classico fra tradizione e futuro

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Black Panther: un giudizio in sintesi

Black PantherBlack Panther può considerarsi di certo uno dei film più visionari e sperimentali della Marvel, grazie alla sua avvincente fusione fra tradizione e cultura popolare, fra passato, presente e futuro. Ciò che viene mostrato in questo film può essere di grande impatto e insegnamento: il desiderio di T’Challa di fare la scelta migliore non solo per il suo piccolo paese e la sua famiglia, il voler aiutare coloro che ne hanno bisogno, uscendo dai confini di quell’utopia che sembra essere Wakanda, sono elementi che si oppongono nettamente al concetto di intolleranza ed egoismo tipico della società odierna. Grande scenografia, un ottimo cast e una colonna sonora avvincente rendono Black Panther un film piacevole e da consigliare.

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About Ilaria Coppini

25, ormai laureata in Letterature e Filologie Euroamericane, titolo conseguito solo per guardare film e serie TV in lingua originale (sulle battute ci sto ancora lavorando). Almeno un'ora al giorno per vedere un episodio la trovo sempre, e Netflix è ormai il mio migliore amico. Datemi del cibo e una connessione veloce e scatenerete la binge-watcher che è in me.

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