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La casa di carta

La casa di carta: qualche curiosità sulla serie Netflix del momento

Partita un po’ in sordina, si è fatta spazio giorno dopo giorno, grazie anche al passaparola, la serie tv spagnola La casa di carta, andata in onda quasi un anno fa sul canale iberico Antena 3 e da un paio di mesi disponibile su Netflix per tutti gli abbonati alla piattaforma streaming.

La serie ha riscosso un grande successo che, qualche giorno fa, è stata annunciata per il 2019 la terza stagione che, a differenza delle prime due, sarà prodotta interamente da Netflix.

Andiamo adesso a scoprire qualche curiosità che forse non sapevate su La casa di carta, sui suoi personaggi e sul colpo del secolo alla Zecca Spagnola!

  • Gli interni della Zecca Spagnola sono stati girati in studio, mentre la facciata esterna non è quella della Zecca bensì quella del Consiglio Superiore dell’Investigazioni Scientifiche di Madrid.
  • Le finte banconote della Zecca sono state stampate grazie alle rulliere del quotidiano spagnolo ABC.

La casa di carta

  • Sembra che l’episodio pilota della serie sia stato girato ben 52 volte! E’ stata presa questa decisione affinché gli attori si calassero alla perfezione nei rispettivi ruoli e il tutto risultasse perfetto.
  • Sempre nell’episodio pilota, nella scena dove il personaggio di Tokyo rompe il vetro di una macchina in uno scontro con la polizia, la produzione della serie ha utilizzato dei cubetti di zucchero per simulare il vetro frantumato.

La casa di carta

  • A proposito di Tokyo, questo personaggio è liberamente ispirato a Mathilda, la ragazzina del film Leon di Luc Besson interpretata da Natalie Portman. L’attrice che presto il volto a Tokyo, Úrsula Corberó, ha affermato di aver attinto anche al personaggio di Juliette Lewis nel film di Oliver Stone Assassini Nati.
  • In principio La casa di carta (La casa de papel il titolo originale spagnolo) non doveva chiamarsi in questo modo. Per la serie era stato scelto il nome Los desahuciados che, letteralmente, significata “gli sfrattati”. Questo nome era stato pensato per la situazione in cui si trovano i vari componenti della banda prima di essere reclutati dal Professore per il colpo alla Zecca Spagnola.

Leggete anche: la recensione della seconda parte di stagione de La casa di carta

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  • Ma non doveva essere solo il nome della serie diverso da quello che poi è stato effettivamente scelto. Anche i nomi di alcuni personaggi (che, com’è noto a chi ha seguito la serie, si chiamano con nomi di città) erano stati ideati in maniera differente, in particolare quelli di Oslo, Mosca e Nairobi. Per loro erano stati scelti, rispettivamente, i seguenti nomi: Valencia, Chernobyl e Camerun.

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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