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Penn Badgley

You 4, recensione della prima parte della quarta stagione

E’ disponibile sul catalogo Netflix, dal 9 febbraio, la prima parte della quarta stagione di You, la TV drama series dai toni marcatamente thriller e splatter con protagonista Penn Badgley nei panni di Joe Goldberg, un sociopatico che agisce con istinti omicidi spinto dalle forte centrifughe dell’amore. Ecco la nostra recensione di You 4, prima parte.

You 4: la trama

Penn Badgley

Nel 2021 la terza stagione di You ci aveva lasciati con un plot twist degno di nota: Joe arriva ad un punto di non ritorno con sua moglie Love e non vede altra soluzione per liberarsene se non quella di ucciderla. Riesce nel suo intento incendiando la loro casa, non prima però di aver organizzato tutto facendo credere che il suo fosse un suicidio, seguito dall’uccisione stessa di Joe.
Joe è finalmente libero di coronare il suo (ennesimo) sogno d’amore con Marienne, e parte alla volta di Parigi per cercarla, ma una volta arrivato in terra francese la realtà cozza terribilmente con le sue aspettative fiabesche: Marienne non è più la donna che gli aveva detto di amarlo poco tempo prima, ma è una persona terrorizzata alla sua vista, desiderosa di scomparire ed essere dimenticata.

A dispetto dei più comuni pronostici, Joe la lascia andare, per dimostrare (più a sé stesso che a Marienne) di essere quella versione migliore e più buona di sé che cerca di inseguire dalla prima stagione. Purtroppo il suo piano di fingersi un morto che cammina tra i vivi dura poco, perché ben presto un sicario della famiglia di Love, per vendicarsi della sua morte, rintraccia Joe, proponendogli tuttavia un accordo: una nuova identità e la falsa conferma della sua uccisione in cambio dei soldi che Joe aveva rubato a Love poco prima di ucciderla. Joe non se lo lascia ripetere due volte ed accetta, divenendo Jonathan, professore di letteratura a Londra. Poco dopo il suo trasferimento, tuttavia, la monotonia della nuova vita viene nuovamente scossa da un omicidio, l’ennesimo nella vita di Joe: dopo essere stato ad una festa invitato dal suo collega Malcolm borioso e superbo ed essersi ubriacato pesantemente, la mattina dopo si ritrova in casa il cadavere dello stesso. Confuso e incapace di ricordare gli avvenimenti della sera prima, si ritiene responsabile dell’accaduto, e s’ingegna per nascondere le tracce del delitto. Eppure quello del suo collega non sarà l’unico ad essere compiuto: nel corso dei primi cinque episodi (che compongono la prima parte della stagione) si susseguiranno una serie di morti di cui Joe non sarà mai il responsabile: capisce, così, che qualcuno, a conoscenza del suo passato e della sua vera identità, è intenzionato ad addossargli la colpa degli omicidi.

Le nostre impressioni

Una scena della quarta stagione di You

La quarta stagione di You si trasforma, così, in una esilarante partita di Cluedo in cui il protagonista deve comprendere il chi, il come e soprattutto il perché. Joe resta comunque fedelissimo ai suoi impulsi felini, allo spirito di autopreservazione che lo ha spinto ad andare avanti a gomitate feroci anche nelle altre stagioni, agendo in nome di una logica e di una ratio che ha sempre visto come portabandiera l’Amore, quello con la a maiuscola. Non mancano, infatti, le occasioni in cui sfrutterà le sue ormai consolidate doti per trafugare cadaveri e/o ingegnarsi per farli sparire, ma lo vedremo soprattutto nelle vesti di preda, e non di predatore. Mentre nei casi precedenti lo spettatore era sempre costantemente al corrente di tutto ciò che accadeva, che ne fosse responsabile o meno in prima persona, in questa quarta stagione il narratore non è più onnisciente e, con lui, anche noi perdiamo la possibilità di avere sotto controllo gli eventi che si susseguiranno: Joe è vittima di un turbinio di episodi a catena che lo porteranno a lottare persino per la sopravvivenza.

Non manca certo l’infatuazione di turno: la malcapitata, a questo giro di boa, è Kate, la compagna del suo collega di lavoro che troverà morto in casa sua il giorno dopo la festa. Infelice, insoddisfatta della sua vita sentimentale, frustrata, e spocchiosa ai massimi livelli, attirerà l’attenzione di Joe senza soluzione di continuità, per quanto il sentimento inizierà ad intensificarsi fortemente solo quando lei abbasserà le difese dopo la morte di Malcolm. Se c’è una costante nella serie, tra alti e bassi, è la credibilità che Joe riesce ad avere sempre e comunque con le donne di cui si invaghisce: narciso, manipolatore seriale, si finge ciò che non è, o forse si finge ciò che vorrebbe disperatamente credere di essere: un uomo perbene.

You 4

Valutazione globale - 4

4

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Giudizio in sintesi

La quarta stagione di You si tinge di toni espressamente noir con la caccia al tesoro dell’assassino seriale, che alla fine dei cinque episodi verrà anche facilmente smascherato: si presuppone che gli altri cinque verranno dedicati ai tentativi di Joe di sbarazzarsene definitivamente con i suoi metodi già sperimentati, questa volta a quanto sembrerebbe per una buona causa. Eppure, per dare un po’ di movimento alla trama generale, la serie perde quel carattere distintivo che l’aveva contraddistinta sin dai primi episodi: il bramoso desiderio di possesso, la frustrazione per l’incapacità di Joe di essere ricambiato, la morbosità che caratterizza tutte le sue relazioni e che le corrode lentamente dall’interno. Poco spazio e poco tempo sullo schermo vengono lasciati, almeno per ora, al suo sentimento per Kate, che tutto sembra attualmente fuorché morboso e malato.

Leggi anche: la recensione della prima stagione

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