La società coreana vista dalla strada e con gli occhi della gente comune, la condizione delle donne tra desideri ed emancipazione e il rapporto controverso con la Corea del Nord, paese gemello eppure lontanissimo. Saranno questi i temi centrali del 15/mo Florence Korea Film Fest, il festival dedicato al meglio della cinematografia sud coreana contemporanea che si terrà dal 23 al 31 marzo al cinema La Compagnia di Firenze e in vari luoghi della città.
La manifestazione quest’anno propone un ricco programma con 43 titoli tra corti e lungometraggi premiati nei festival di tutto il mondo, anteprime, incontri con gli autori, mostre, eventi collaterali e ospiti tra cui spicca il nome del regista e sceneggiatore di culto Park Chan-wook. Il cineasta amato da Quentin Tarantino, che in più di vent’anni di carriera ha firmato pellicole rivoluzionarie come “Old Boy” e “Lady Vendetta”, presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film “The Handmaiden”, terrà una lezione di cinema aperta al pubblico e sarà omaggiato con un premio alla carriera, le chiavi della città e una retrospettiva di 13 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico.
4 le sezioni tematiche: Orizzonti Coreani, dedicata ai grandi nomi del cinema di Corea, con film campioni d’incassi in patria e vincitori di riconoscimenti internazionali; Independent Korea, che ospita lavori di giovani e talentuosi registi esterni alla grande distribuzione; la Notte Horror, selezione delle pellicole di genere più originali dell’ultimo anno e Corto, Corti, spazio dedicato al cortometraggio. Tra le novità il focus K Woman, 5 titoli per esplorare il ruolo della figura femminile sul grande schermo, con opere che spazieranno dal documentario al thriller.
La rassegna, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, inaugura la sesta edizione della Primavera Orientale, iniziativa che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.
Apertura e chiusura
L’apertura del festival sarà affidata a “The Age of Shadows”, l’action thriller selezionato per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar 2017 che sarà proiettato in prima italiana alla presenza del pluripremiato regista Kim Jee-woon. Applaudito dalla critica per le impressionanti scene d’azione e l’estetica raffinata, il film è ambientato alla fine degli anni Venti nella Corea occupata dai giapponesi e racconta la sottile battaglia psicologica tra Lee Jung-chool, agente di polizia incaricato di consegnare agli invasori un gruppo armato di combattenti per la libertà, e il leader della resistenza Kim Woo-jin. La serata di chiusura sarà invece dedicata a “The Net”, l’ultima pellicola di Kim Ki-duk sulla relazione tra le due Coree, presentata a Venezia 2016. Dopo un guasto accidentale al motore della sua barca, un pescatore nordcoreano va alla deriva e giunge in Corea del Sud, dove viene sottoposto a una serie di indagini brutali. Una volta rimandato a casa, tuttavia, il trattamento da parte delle autorità del suo paese sarà esattamente lo stesso, lasciando all’uomo la sensazione di essere intrappolato tra le ideologie repressive di due nazioni divise.
Omaggio a Park Chan-wook
Tra i capofila della new wave di cineasti che, a partire dagli anni Novanta, hanno trasformato il cinema coreano in uno dei movimenti artistici di maggiore risalto a livello mondiale, e acclamato da pubblico e critica per il suo stile unico, Park Chan-wook sarà l’ospite speciale della 15/ma edizione del festival. Il regista che ha portato sullo schermo i dilemmi del peccato e della redenzione declinati attraverso storie percorse dal fil rouge della violenza, sarà a Firenze per incontrare il pubblico e ricevere il premio alla carriera e le chiavi della città sabato 25 marzo, occasione durante la quale presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film “The Handmaiden”, sontuosa opera in costume ambientata durante la dominazione nipponica in Corea, che lui stesso ha definito “una celebrazione del piacere femminile e un grido di libertà contro l’oppressione degli uomini”. La mattina dello stesso giorno sarà inoltre protagonista di una masterclass (prenotazione obbligatoria su www.koreafilmfest.com) sul suo cinema, i suoi maestri e il mondo violento e stralunato di cui è interprete per antonomasia. Nell’ambito della retrospettiva a lui dedicata saranno proiettate alcune tra le sue opere più significative: da “Joint Security Area” (2000), in cui si affronta il tema delle relazioni tra Corea del Nord e Corea del Sud, alla “Trilogia della Vendetta”: il trittico composto da “Mr Vendetta” (2002), “Old Boy” (2004, Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes) e “Lady Vendetta” (2005, premio “Cinema Avvenire” e “Leoncino d’oro” a Venezia) che ha reso la sua inconfondibile marca autoriale nota in tutto il mondo. Si continua con lavori più recenti: la tenera e surreale storia d’amore raccontata in “I’m a Cyborg, but that’s ok” (2006), il vampire movie “Thirst”, vincitore del Premio della Giuria a Cannes nel 2009, e “Stoker” (2013), realizzato in lingua inglese con un cast internazionale (tra cui l’attrice Nicole Kidman), oltre a 5 cortometraggi.
Focus K Woman
Amanti, amiche, madri, maestre, figlie. Sono queste le donne di K Woman: una selezione di pellicole, tra realtà documentaria e finzione cinematografica, per avvicinarsi all’universo femminile raccontato dal cinema coreano degli ultimi anni. L’erotismo, il brivido, la speranza, la forza, la disciplina, la compassione e l’amore caratterizzano le vite vere o solo immaginate di questi indimenticabili personaggi che lottano costantemente per affermare il proprio valore e la propria identità. In programma “The Bacchus Lady” di E J-yong (ospite del festival), opera coraggiosa applaudita alla Berlinale che indaga il fenomeno delle prostitute di mezza età; “Mrs. B., a North Korean Woman” di Jero Yun, la storia vera presentata a Cannes di una donna nordcoreana fuggita in Cina e del suo rischioso viaggio per ricongiungersi alla famiglia in Corea del Sud; “Manshin”, lavoro firmato da Park Chan-kyong (fratello del più noto Park Chan-wook) su una delle più grandi sciamane coreane; il thriller politico “The truth beneath” di Lee Kyoung-Mi, una sorta di “House of cards” in versione orientale; e il controverso “Misbehavior” di Kim Tae-yong, sul triangolo amoroso tra due insegnanti e un giovane allievo.
Orizzonti coreani, Independent Korea e Notte Horror
Tra i titoli principali della sezione Orizzonti Coreani, dedicata ai film di maggior risonanza prodotti nel Paese del Calmo Mattino, spiccano l’action movie “Tunnel”, storia del caso mediatico nato intorno alla vicenda di un uomo intrappolato nel crollo di una galleria, e la stralunata commedia campione d’incassi “Lucky Key”, su uno sfortunato furto d’identità, che saranno introdotti al pubblico rispettivamente dai registi Kim Seong-hun e Lee Gye-byok. Da non perdere “Yourself and Yours”, nuovo lavoro del pluripremiato maestro Hong Sang-soo sul tema del doppio all’interno di una coppia di innamorati; l’acclamato “The Wailing” di Na Hong-jin, inquietante storia di demoni accolta con calore dalla critica e dal pubblico come uno dei film di genere più originali degli ultimi anni; “Train to Busan” di Yeon Sang-ho, zombie movie che ha sbancato al botteghino in Corea, presentato ai Midnight Screenings dell’ultimo festival di Cannes, e “Dong-ju: the Portrait of a Poet” di Lee Joon-ik, che ripercorre la storia del poeta Yun Dong-Ju agli inizi del Novecento: l’arte, gli studi in Giappone e la lotta per l’indipendenza del suo paese, fino all’arresto e alla morte. Si prosegue con “A Man and a Woman”, commuovente storia d’amore firmata da Lee Yoon-ki, e “Twenty Again” di Park Heung-shik, pellicola girata in Italia che racconta l’incontro di un uomo e di una donna dopo anni dalla fine della loro relazione. Il cinema indipendente, all’interno della sezione Independent Korea, sarà rappresentato da “Alone” di Park Hong-min, lavoro onirico che trasporta lo spettatore in un mondo in cui i personaggi, intrappolati fra sogno e realtà, si muovono su paesaggi urbani tanto oscuri e bizzarri da ricordare l’inconscio, e “Worst Woman” di Kim Jong-kwan, film poetico e ironico su una ragazza alla ricerca della propria affermazione. Per gli appassionati del genere è in programma inoltre la Notte Horror, che porterà a Firenze “Seoul Station”, prequel animato di “Train to Busan” firmato sempre da Yeon Sang-ho, in cui un’orda di morti viventi si fa strada per le vie di una Seoul notturna e sinistra.
CORTO, CORTI
Animazione, tradizione, mistero, amore, cucina e scontri fra Nord e Sud Corea sono alcuni tra gli ingredienti della sezione di cortometraggi indipendenti selezionati in collaborazione con Asiana International Short Film Festival e Seoul International Estreme Short Image & Film Festival. 12 i titoli in cartellone: “Hitchhiker” di Jero Yun, su un misterioso autostoppista; “Home Meal” di Ku Se-mi, una fantasiosa cena di famiglia; “Infinite Loop” di Lee Sang-hyun, un circolo vizioso di avidità e morte; “The empty” di Jeong Da-hee, poetico lavoro di animazione sul ricordo; “Wednesday Prayer Group” di Kim In-seon, storia surreale su un gruppo di preghiera; “Winter Tree” di Kim Shin-jung, il racconto del ritorno a casa di un padre dopo una lunga assenza; “Bergain” di Lee Chung-hyun, che segue una schermaglia tra una liceale e un uomo d’affari per contrattare un rapporto sessuale; “Demiltarized Zone” di Lee Min-u, ambientato nella zona cuscinetto tra le due Coree; “Fly to the Sky” di Yi Ok-seop e Koo Kyo-hwan, un incontro dalle conseguenze inattese; “Nadri” di Kim Gyeong-jin, spaccato su un pic nic familiare; “Ssireum” di Kwak Ki-hyuk, deliziosa animazione sulla lotta coreana; “The Cockroach” di Lee Jin-ho, sulla visita di un ospite indesiderato.
Il premio
Dopo ogni proiezione il pubblico in sala sarà chiamato ad esprimere il proprio parere sul film appena visto all’interno delle sezioni Independent Korea e Orizzonti Coreani, per conferire al più votato l’“Asiana Airlines Audience Award”. La giuria del festival inoltre valuterà le opere delle medesime sezioni per assegnare il “Festival Critics Award”. Le pellicole vincitrici saranno annunciate in occasione della cerimonia di chiusura della manifestazione, giovedì 30 marzo alle 20.30 al cinema La Compagnia.
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