La Berlinale 67 è dunque giunta al termine e sono stati annunciati i vincitori di questa edizione. Per quanto abbiamo potuto constatare, è opinione diffusa che la selezione dei film fosse migliore e più stimolante di quella dell’anno scorso, piuttosto monocorde.
In questi ultimi due giorni sono stati anche selezionati i vincitori delle altre sezioni del festival. Ricordiamo ad esempio che il pubblico nella sezione Panorama ha scelto Insyriated di Philipp Van Leeuw miglior film (seguito da Karera ga Honki de Amu toki wa (Close-Knit) di Naoko Ogigami e da 1945 di Ferenc Török) e I Am Not Your Negro di Raoul Peck come miglior documentario (seguito da Chavela di Catherine Gund, Daresha Kyi e Istiyad Ashbah (Ghost Hunting) di Raed Andoni.
Ma guardiamo ai premi della sezione Competition della Berlinale 67, decisi e consegnati dalla giuria internazionale capitanata da Paul Verhoeven e composta da Dora Bouchoucha Fourati, Olafur Eliasson, Maggie Gyllenhaal, Julia Jentsch, Diego Luna e Wang Quan’an.
Berlinale 67: i vincitori secondo la giuria internazionale
ORSO D’ORO, MIGLIOR FILM:
Testről és lélekről (On Body and Soul)
di Ildikó Enyedi
ORSO D’ARGENTO, GRAN PREMIO DELLA GIURIA:
Félicité
di Alain Gomis
ORSO D’ARGENTO, MIGLIOR REGISTA:
Aki Kaurismäki
per Toivon tuolla puolen
(The Other Side of Hope)
ORSO D’ARGENTO, MIGLIOR ATTORE:
Georg Friedrich
in Helle Nächte
(Bright Nights)
di Thomas Arslan
ORSO D’ARGENTO, MIGLIORE ATTRICE:
Kim Minhee
in Bamui haebyun-eoseo honja
(On the Beach at Night Alone)
di Hong Sangsoo
ORSO D’ARGENTO, MIGLIOR SCENEGGIATURA:
Sebastián Lelio e Gonzalo Maza
per Una mujer fantástica
(A Fantastic Woman)
di Sebastián Lelio
ORSO D’ARGENTO, MIGLIOR CONTRIBUTO ARTISTICO
Dana Bunescu
for the editing in
Ana, mon amour
by Călin Peter Netzer
Fonte: Ufficio Stampa Berlinale
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