Liz Feldman e Leslye Headland sono due donne che hanno in comune qualcosa in più del solo genere: infatti, entrambe sono showrunners di due serie dark comedy sul catalogo Netflix, la prima con Dead To Me (con Christina Applegate e Linda Cardellini) e Russian Doll, con Natasha Lyonne. Le due vengono da ambienti decisamente diversi, la Headland dall’ambiente cinematografico indipendente e dal teatro, la Feldman dal broadcast comedy. Eppure, entrambe sentono di avere sensibilità vicine circa l’approcio al genere dark comedy, così come nella conduzione della narrazione.
Russian Doll e Dead To Me: un nuovo tipo di scrittura
Un tipo di produzione come quello a cui si sono dedicate in Dead To Me e Russian Doll è una novità per entrambe le showrunners. Trovarsi a lavorare alla scrittura di un copione in una stanza di scrittura, senza sapere quale sarà la fruizione dello show da parte del pubblico, è stata una sensazione unica per entrambe, “è stato come sentire un continuo stimolo di scrittura”, ha dichiarato la Feldman, “è stata una sfida, inoltre, dover uscire dall’ottica del far ridere ad ogni singola battuta, creare la giusta ironia da personaggi realistici”.
Una novità che è risultata loro naturale riguarda anche la natura continua della narrazione, non vincolata all’attesa della settimana di uscita degli episodi singoli. “Non è stato necessario pensare a come poter individuare quell’elemento ‘catturante’ per lo spettatore in modo tale da tenerlo legato allo schermo. Per me è naturale creare quel grado di suspense nel pubblico, ogni volta che scrivo un pilot la mia mente già viaggia verso la conclusione, creando così un processo armonioso e natutale”, ha dichiarato Feldman.
Leggete anche la nostra recensione di Dead to Me – Amiche per la morte
Russian Doll e Dead To Me: come affrontare il tema morte e far ridere allo stesso tempo
Trattare di un tema delicato come la morte in due show come Russian Doll e Dead To Me, che hanno come sottotono costante la commedia, non è stato facile, perciò Headland e Feldman hanno dovuto prepararsi senza dimenticare della loro vena ironica. “In quanto proveniente dal genere comedy, sono sempre stata in grado di cogliere lo humour in ogni situazione, e devo ammettere di averlo fatto anche per questo tema. In Dead To Me c’è un consulente per gestire il lutto a cui le protagoniste si rivolgono, ed è per questo che ho parlato con un di loro per prepararmi. Mi ha raccontato di una terribile esperienza familiare con un tono così grave da farmi quasi ridere a volte, anche se mi spiace doverlo ammettere. Ho deciso così di sfruttare questa mia capacità per inserirla nello show”, ha dichiarato Feldman.
Per quanto riguarda la morte in Russian Doll, invece, la Headland ha dovuto rivisitare il tema. “Nel primo episodio la morte doveva sembrare reale, una cosa realistica, che colpisse lo spettatore. In seguito, nel secondo episodio, è stato difficile dover depotenziare il tema, renderlo divertente, per poi renderlo più spirituale negli episodi successivi”, ha aggiunto Headland.
Leggete anche la nostra recensione della prima stagione di Russian Doll
Dead To Me: una dinamica a due
Nel caso della Feldman, la costruzione del personaggio di Jen è stato prioritario e Christina Apllegate sembrava perfetta per il ruolo. “per quanto riguarda Judy, mi sono resa conto della necessità di trovare un corrispettivo che fosse diametralmente opposto alla forza e alla durezzza di Jen. Così mi è venuta in mente Linda Cardellini. L’avevo sempre vista in ruoli drammatici ma non sapevo niente del suo lato comico. Così un giorno sono uscita con lei ed è stato amore a prima vista, è una persona che sebbene non conosci bene adori dal primo istante. Così ho capito che sarebbe stata lei la perfetta Judy. Le riprese sono iniziate senza che Linda e Christina si fossero conosciute prima, è stato un azzardo ma sin da subito c’è stata alchimia”, ha dichiarato Feldman.
Per ogni notizia e aggiornamento sul mondo dello spettacolo, cinema, tv e libri, vi consigliamo di seguire la nostra pagina Facebook
Fonte: Variety