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Rosamund Pike

Rosamund Pike racconta la sua esperienza del film A Private War

Gone Girl e Hostiles. Due film assai diversi tra loro, ma entrambi legati da due comuni denominatori: Rosamund Pike e la Festa del Cinema di Roma. I due film, infatti, vedono la bellissima attrice britannica come protagonista (Gone Girl l’ha resa famosa ai più e, soprattutto, Rosamund Pikeper il ruolo dell’algida Amy ha ottenuto numerose candidature, compresa quella agli Oscar come migliore attrice protagonista) e sono stati entrambi presentati con successo nella kermesse capitolina. Quest’anno Rosamund Pike è stata di nuovo protagonista sui grandi schermi della kermesse romana con A Private War, il film diretto da Matthew Heineman. Il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 22 Novembre.

I commenti di Rosamund Pike 

Rosamund Pike ha fortemente voluto interpretare il ruolo della Colvin ed è stata convinta ancor di più dalla presenza di Heineman alla regia.

Quando ho sentito che Heineman sarebbe stato il regista, ho pensato, ‘Le cose si fanno molto interessati’, perché avevo visto Cartel Land – ha dichiarato l’attrice britannica – Non assomiglio molto a Marie. Sono più giovane di lei, non sono americana. C’erano molte cose che mi remavano contro. Ma lo volevo davvero fare. È entrata nella mia anima in qualche modo, quando ho letto per la prima volta quell’articolo. Non so perché. Non ho la sua stessa passione. Non ho il suo coraggio. Ma so cosa vuol dire avere una vocazione che ti porta fuori dalla vita reale.

La Pike ha espresso grandi parole di stima nei confronti della giornalista interpretata nel film:

E’ stata una donna veramente straordinaria ma con cui ci si riesce a immedesimare; una donna che è brillante, impavida, coraggiosa, ma che ha gli stessi difetti di chiunque altro.

Il commento di Matthew Heineman

Matthew Heineman è stato molto soddisfatto del lavoro della Pike e ha parlato del grande feeling creatosi con l’attrice durante la preparazione del film.

Aveva quella stessa tenacia di Marie. Ha combattuto per quel ruolo e lo ha avuto. Ha passato così tanto tempo a fare ricerche su Marie, a capire Marie, arrampicandosi dentro la sua testa e il suo corpo, a imparare come Marie si muoveva, come tratteneva la tensione nel collo e nelle spalle… ogni singolo dettaglio. Ci siamo scritti a vicenda le idee che ci eravamo fatti su Marie. Erano sorprendentemente simili.

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