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Emily Blunt in Il ritorno di Mary Poppins

Il ritorno di Mary Poppins: la recensione del musical con Emily Blunt

Diretto da Rob Marshall e interpretato da Emily Blunt, Il Ritorno di Mary Poppins è finalmente uscito nelle nostre sale lo scorso giovedì 20 dicembre. Sequel del grande classico del 1964, il film candidato a 4 Golden Globes è l’adattamento del libro scritto da P. L. Travers e pubblicato nel 1935 Mary Poppins ritorna. 

Il ritorno di Mary Poppins: sinossi

Emily Blunt in Il ritorno di Mary PoppinsAmbientato nella Londra della Grande Depressione, Il ritorno di Mary Poppins ci riporta al numero 17 del Viale dei Ciliegi, dove ritroviamo Michael Banks, ormai adulto e con tre figli a cui badare: John, Annabel e Georgie. Sono tempi molto difficili, tanto che il povero Michael, vedovo da un anno, deve rinunciare alla sua passione per la pittura per accettare un impiego temporaneo presso la banca dove lavorava il padre, la stessa banca che lo minaccerà di pignorare la casa di famiglia per alcuni debiti accumulati. Tuttavia, proprio quando le cose sembrano precipitare sempre più, ecco che Mary Poppins, aggrappata ad un aquilone, scenderà dal cielo per accompagnare i piccoli Banks in un mondo di magiche e strabilianti avventure, che riporteranno la fantasia e la spensieratezza nelle loro vite.

Il ritorno di Mary Poppins: le nostre impressioni

Una scena di Il ritorno di Mary PoppinsPresentato come sequel dell’evergreen Mary Poppins di Robert Stevenson (1964), Il ritorno di Mary Poppins appare per lo più come un bellissimo omaggio al grande classico che l’ha preceduto: in effetti, ciò che percepiamo guardando il film è che l’intento della regia non sia tanto quello di prendere una strada completamente autonoma rispetto all’originale, quanto piuttosto quello di rievocarlo sostituendo qualche elemento della narrazione e riadattandolo nella cornice di un prodotto Disney più moderno. Per quanto una scelta di questo tipo possa essere o meno apprezzata, non possiamo certo dire che l’intento non sia riuscito: Rob Marshall orchestra con maestria un musical “praticamente perfetto sotto ogni aspetto”, in cui lo sfarzo della scena divampa, rivelandosi un vero piacere per gli occhi – si pensi, per esempio, agli stacchetti del Royal Dalton Musical Hall che vedono Emily Blunt e Lin-Manuel Miranda nei panni di due eccellenti performer, splendidi e coinvolgenti, o ancora alla suggestiva scena della squadra di lampionai in bicicletta.

Per quanto riguarda le musiche, il confronto è inevitabile: si sa, a Marc Shaiman e Scott Wittman spettava forse l’impresa più ardua, e cioè proporre una colonna sonora capace di “competere” con quella dell’originale Mary Poppins curata da Richard M. Sherman, Robert B. Sherman e Irwin Kostal, che nel 1965 mantenne per ben 14 settimane consecutive la prima posizione della Billboard 200, oltre ad aggiudicarsi un Oscar, un Golden Globe e un Grammy Award. Ebbene, pur non aspettandoci ne Il ritorno di Mary Poppins dei successi clamorosi come Supercalifragilistic-espiralidoso o Un poco di zucchero, la musica gioca il ruolo principale, partecipando in primis allo sviluppo dell’intreccio.

Una scena di Il ritorno di Mary PoppinsCerto, vedere la pellicola nella sua lingua originale sarebbe stato senz’altro più utile e interessante, anche e soprattutto per valutare a 360° gradi le performance dei vari protagonisti. Ricordiamo, infatti, che il cast de Il ritorno di Mary Poppins vanta di attori del calibro di Emily Blunt, Meryl Streep, Colin Firth, Lin-Manuel Miranda, Ben Whishaw, Julie Walters, Emily Mortimer… E del cameo dei due arzilli Dick Van Dyke (già Bert, lo spazzacamino amico della protagonista nel classico del ‘64) e Angela Lansbury. Un cast stellare insomma, che sembra tuttavia rimanere un po’ privo di brio a tratti – eccezione fatta proprio per le irresistibili e carismatiche interpretazioni di Dick Van Dyke e Angela Lansbury. Forse, rispetto al tripudio di musica e colori che accompagna gradevolmente la visione del film, un pizzico in più di eccentricità nella recitazione non avrebbe guastato, soprattutto per quel che riguarda la parte della protagonista, la bella e brava Emily Blunt, e dell’antagonista Colin Firth.

Il ritorno di Mary Poppins

valutazione globale - 6.5

6.5

Un sequel piacevole e ben confezionato, che fatica tuttavia a reggere il confronto con il grande classico

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Il ritorno di Mary Poppins: giudizio in sintesi

Una scena di Il ritorno di Mary PoppinsPiù remake che sequel, Il ritorno di Mary Poppins si presenta come una pellicola ben confezionata, capace di offrire al pubblico due ore di puro divertimento. Rendendo omaggio al grande classico di Stevenson, Rob Marshall riesce a far rivivere il musical senza tempo con cognizione di causa: il regista di Chicago anima infatti con esuberanza e fasto calibrati uno splendido cast che, pur risultando complessivamente timido, è in grado di trascinare grandi e piccini in un mondo ricco di incredibili e appassionanti avventure.

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