Intrattenimento.eu News e recensioni di cinema e serie tv
Netflix ha acquistato i diritti e sta sviluppando un adattamento del romanzo iconico di George Orwell, Animal Farm. Andy Serkis dirigerà e produrrà il film attraverso la sua compagnia di produzione Imaginarium.
Tra gli altri produttori ci sono Matt Reeves della 6th & Idaho, Rafi Crohn e Adam Kassan, che produrranno il film al fianco di Andy Serkis e Jonathan Cavendish.
L’accordo arriva cinque anni dopo che Netflix ha comprato il difficile progetto di Mowgli dalla Warner Bros., meno di tre mesi prima della sua uscita nei cinema. Netflix renderà disponibile Mowgli a partire dal prossimo anno.
Andy Serkis e Animal Farm: un progetto che verrà finalmente sviluppato
Andy Serkis aveva acquistato i diritti di Animal Farm nel 2012 per farne un progetto per la TV. Il romanzo, pubblicata nel 1945, rappresenta un’allegoria della Russia stalinista nella quale gli animali si ribellano contro gli umani e proprietari della fattoria e adottano delle regole di uguaglianza per tutti. Alla fine della storia però, un gruppo di maiali finisce per comandare sugli altri animali.
Netflix torna con questo progetto a lavorare con Andy Serkis e Matt Reeves dopo la loro collaborazione per Dawn of the Planet of the Apes e War for the Planet of the Apes.
“Siamo molto entusiasti di avere finalmente trovato in Netflix il rifugio creativo perfetto per questo lavoro di George Orwell che incarna straordinariamente lo spirito di un’epoca”, ha detto Serkis in una dichiarazione, “Inoltre, collaborare di nuovo con il mio grande amico Matt Reeves significa avere il contesto perfetto per il nostro interesse di dare vita a questa favola dopo tanto tempo”.
Non è chiaro se Animal Farm verrà distribuito nei cinema. Un rappresentante di Netflix ha detto che Mowgli avrà una sua distribuzione nei cinema assieme all’uscita sulla piattaforma streaming, ma non ha fornito altri dettagli.
Per ogni notizia e aggiornamento sul mondo dello spettacolo, cinema, tv e libri, vi consigliamo di seguire la nostra pagina Facebook
Fonte: Variety
