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Hostiles – Ostili: recensione del film western di Scott Cooper

Dopo 5 mesi di attesa, è uscito nei cinema italiani il film d’apertura della Festa del Cinema di Roma, Hostiles – Ostili di Scott Cooper, regista di Crazy Heart e Black Mass. Il film è un western, un genere a rischio nel panorama cinematografico attuale, ma nonostante tutto il film ha ricevuto ottimi consensi dalla stampa americana e anche una discreta accoglienza in sala. Del cast fanno parte Christian Bale, Rosamund Pike, presente alla kermesse romana insieme al regista, e, in un ruolo minore, Timothée Chalamet.

Hostiles – Ostili: la sinossi

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Protagonista del film è il Capitano Joseph J. Blocker, che nel 1892, durante le guerre contro i nativi americani, verso i quali non nutre sentimenti di stima, accetta di intraprendere un viaggio verso il Montana per accompagnare un capo Cheyenne in fin di vita dalla sua famiglia. Al gruppo in viaggio si unisce anche Rosalie Quaid, una donna distrutta dalla perdita del marito e dei tre figli, uccisi da
un attacco di una tribù nativa, ma comunque forte e materna grazie alla sua fede.

Hostiles – Ostili: Le nostre impressioni

Come già sottolineato in apertura, il western è un film di genere, spesso apprezzato e compreso solo dagli amanti di quest’ultimo. Hostiles, però, usa il western per raccontare una storia dal respiro universale, una storia che parla di uomini, della difficoltà di adattarsi e comprendere il diverso. Cooper sembra amare il genere e lo modernizza. Sono presenti tutti gli hostileselementi classici del western, dai piano sequenza mozzafiato alla fotografia, in particolare nelle sequenze iniziali, ma senza raccontare una classica storia da western. Questo rende il film adattabile a qualsiasi epoca storica ed in particolare a quella attuale, visto il clima creatosi nell’America di Trump nei confronti degli stranieri, come ha sottolineato il regista durante la conferenza stampa di Roma.

Il film è godibile, merito di una sceneggiatura mai banale e sempre incalzante, che sa alternare in maniera saggia momenti più action con momenti di maggior riflessione e pathos.

A dare, però, grande enfasi al film sono sicuramente le ottime interpretazioni del cast, in particolare quelle dei due protagonisti. Christian Bale, di nuovo al lavoro con Cooper, che lo ha voluto fortemente per questo progetto dopo Out of the Furnace, veste alla perfezione i panni dell’intenso capitano Blocker. La sua grande caratura espressiva permette allo spettatore di vivere attraverso il suo volto l’evoluzione del personaggio.

hostilesRosamund Pike, invece, dopo la sua magnifica e angosciante performance in Gone Girl, cambia totalmente veste, indossando i panni di Rosalie, una donna distrutta dagli eventi, ma comunque ricca di un animo gentile, pronta ad ascoltare, a capire il prossimo. La Pike dimostra sul grande schermo tutta la sua versatilità e il suo talento: il suo personaggio è il cuore pulsante del film stesso, una donna che, pur di fronte ad una tragedia, ha la forza di evolversi, di vivere.

Da applausi i momenti in cui i due personaggi maggiormente interagiscono (in particolare la scena della sepoltura della famiglia di Rosalie), segno di un’ottima alchimia instauratasi tra i due.

Hostiles - Ostili

valutazione globale - 7.5

7.5

Un western ricco di attualità, ben girato e con un ottimo cast

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Hostiles – Ostili: un giudizio in sintesi

hostilesNonostante il genere, Hostiles – Ostili risulta un film dal linguaggio universale, che affronta un tema assai attuale. Cooper dirige con grande passione il film, inserendo tutti gli elementi classici del genere, mentre i due protagonisti Bale e Pike forniscono due prove di livello che impreziosiscono notevolmente il film.

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About Francesco Giuffrida

One comment

  1. Il film (girato con luci naturali e con una fotografia superba) è notevole, sia nella narrazione che nelle inetrpretazioni. Certamente uno dei + meritevoli in stagioni medestissime. Voto 6.75/8; da vedere e ascoltare

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