Non che la notizia stupisca nessuno, vista la proverbiale lentezza dello scrittore di Game of Thrones, George R.R. Martin, seconda solo all’altro suo vizio di ammazzare il vostro personaggio preferito, ma se è un bene che l’autore trovi il tempo per collaborare alla scrittura di almeno due spinoff della serie fantasy, il suo coinvolgimento garantisce tempi lunghi.
Gli Spinoff di Game of Thrones
Se ne parla da parecchio e, adesso come adesso, gli spinoff di Game of Thrones dovrebbero essere ancora quattro, di cui, come si diceva, almeno un paio vedrebbero Martin collaborare in cabina di scrittura. L’autore ha scritto in un post lo scorso maggio che stava lavorando su tutti e quattro gli spettacoli “successori”, e s’è anche incontrato con gli scrittori di tutti: Max Borenstein, Jane Goldman, Brian Helgeland e Carly Wray. Alla fine di questo primo giro, Martin è venuto a più miti consigli e scriverà effettivamente solo con due di loro: Goldman e Wray.
“Ha parlato con tutti e abbiamo lasciato libertà a loro (gli scrittori, n.d.r.) di decidere se avessero avuto la necessità di lavorare con George”, ha dichiarato il presidente della programmazione HBO, Casey Bloys. “Due hanno scelto di collaborare e due no.”
Tutti e quattro i concept (e non cinque a questo punto, anche se Martin parlava di un quinto in quel famoso post) si basano sul mondo creato da Martin. “Non voglio entrare nello specifico, ma gli scrittori stanno lavorando a qualcosa che esiste già nell’universo di Game of Thrones”, ha detto Bloys.
I tempi lunghi
Per quanto riguarda i tempi, Bloys ha dichiarato che nessun spinoff dovrebbe essere portato in onda in tempi brevi dopo il finale della serie madre, quindi si parla di almeno un anno dopo e la HBO non è nemmeno sicura quando l’ottava stagione possa andare in onda. Esiste anche la possibilità che non sia pronta fino al 2019 (ma speriamo di no).
“Non abbiamo ancora effettivamente ragionato sui tempi” ha detto Bloys. “Dobbiamo prima vedere cosa viene fuori dalle writing rooms, analizzare il materiale, vedere se c’è qualcosa che vale la pena portare avanti e quindi, solo allora, programmare. A quel punto inizierei a pormi la domanda di quando mandarlo in onda e, sicuramente, non è il caso di pensare a una data precedente ad almeno un anno di distanza dal finale, proprio per non distrarre il nostro pubblico da Game of Thrones.” Stando a quanto detto da Martin, comunque, nessuno di questi spinoff sarà un sequel, ma saranno possibili solamente prequel e nemmeno tutti ambientati per forza a Westeros.
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Fonte: Indiewire