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Dickens – L’uomo che inventò il Natale: recensione del film con Dan Stevens

A Christmas Carol, o per noi italiani Canto di Natale, scritto da Charles Dickens, è uno dei romanzi più celebri della storia della letteratura e, come si può ben evincere dal titolo, le varie trasposizioni cinematografiche, dalla più recente di Zemeckis al classico Disney con Zio Paperone, rappresentano nelle case di tutti l’Albero di celluloide, una tradizione, un qualcosa di radicato nella nostra cultura. Quest’anno però l’opera torna al cinema in un’altra veste…

Dickens: la sinossi

Nel 1843, dopo il successo di Oliver Twist e il fallimento delle sue ultime tre opere, Charles Dickens vive un periodo di profonda crisi: la moglie incinta, i soldi che mancano, il rapporto burrascoso con Dickensil padre, un passato che lo tormenta e gli editori che lo rifiutano. Bramoso di recuperare quel successo che oramai manca da lunghi anni, lo scrittore decide di azzardare su se stesso e di autoprodurre il suo nuovo libro, Canto di Natale, sperando di rilasciarlo entro il periodo delle feste e che diventi nuova linfa per la sua carriera. Tra incontri bizzarri e black out creativi, lo scrittore vivrà non solo le vicende del protagonista del suo libro, Ebenezer Scrooge, ma farà un tuffo nel suo passato, affrontando dei demoni che cambieranno il suo presente e il suo futuro.

Dickens: le nostre impressioni

Nonostante l’idea alla base del film sia interessante, il lavoro in sé risulta davvero mediocre. Sicuramente le due zavorre più pesanti sono una regia del tutto priva di guizzi e profondità ed una sceneggiatura molto ridondante e banale. L’insieme dei due elementi porta ad un mix tra il patinato e il banalmente retorico.

DickensSicuramente nessuno si aspetta un’opera originale per contenuti, vista la notorietà del capolavoro di Dickens, ma sicuramente ci si aspettava qualche guizzo creativo o originalità nella resa. Niente. Tutto ricalca lo stereotipo di un qualsiasi film di Natale che le emittenti trasmettono nel pomeriggio per coprire i buchi di palinsesto.

Vi è anche un’esasperazione nel racconto dei continui riferimenti ai personaggi del romanzo che Dickens ritrova nella sua vita reale. Questo rende tutto abbastanza irreale e riduttivo del genio creativo di uno dei più grandi romanzieri della storia della letteratura mondiale.

Unica nota davvero positiva di un film trascurabile è un magistrale Christopher Plummer. L’attore, che presto vedremo in Tutti i soldi del mondo, conferma la sua poliedricità indossando egregiamente i panni di Scrooge. Il risultato è ottimo e riporta sicuramente nello schermo l’immagine che chiunque aveva costruito del burbero protagonista.

Dickens - L'uomo che inventò il Natale

valutazione globale - 4

4

Mediocre e dozzinale

User Rating: 4.35 ( 1 votes)

Dickens: un giudizio in sintesi

Un film trascurabile e mediocre, senza guizzi, che non rende il giusto onore ad un grande autore e ad un capolavoro immortale della letteratura.

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