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Dacci un taglio

Dacci un taglio (Nappily Ever After): recensione della commedia originale Netflix

E’ uscito il 21 Settembre Dacci un taglio (titolo originale: Nappily Ever After), una commedia originale Netflix con Sanaa Lathan, tratto dall’omonimo romanzo di Trisha Thomas.

Dacci un taglio: sinossi

Dacci un taglioViolet Jones (Sanaa Lathan) ha una vita apparentemente perfetta: un lavoro di grande rilevanza, un fidanzato dottore idoneo al matrimonio, e una pettinatura impeccabile e meticolosamente mantenuta. Ma quando un incidente di percorso fa “increspare” le sue certezze (e i suoi capelli), la sua vita inizia a prendere una piega differente. Stanca di inseguire la perfezione, Violet si rende conto che sta vivendo la vita che pensava di dover vivere, non quella che voleva davvero.

Dacci un taglio: le nostre impressioni

Tratto dall’omonimo romanzo di Trisha Thomas (Nappily ever after, del 2000), Dacci un taglio è una divertente commedia di genere diretta dalla giovane regista saudita Haifaa Al Mansour. Ma nonostante il cast prettamente afro-americano, si rivolge a tutte le donne (e agli uomini) che inseguono la perfezione a costo di rovinarsi la felicità. Donne e capelli, e film sui saloni di bellezza sono un binomio molto sfruttato nelle commedie al femminile. Ricordiamo Fiori d’Acciaio del 1989, Il Marito della Parrucchiera del 1990 fino ai più leggeri The Salon del 2005 e il libanese Caramel del 2007.

Dacci un taglioDietro a un taglio di capelli ci sono sempre innumerevoli spunti per parlare di donne, di bellezza e di sensibilità. Tuttavia, questo non è un film solo sui capelli. Dacci un taglio parla di una donna che si ritrova. È un film basato sulla decostruzione di donne afro-americane che si adeguano agli standard sociali di ciò che è la bellezza “bianca”. I capelli sono qui una metafora per le donne afro-americane che continuano a essere qualcuno che non sono. Tagliandoli, la protagonista riscoprirà le sue radici culturali e l’essenza della sua bellezza. Liberata finalmente della preoccupazione di apparire sempre in ordine (liscia) e sotto controllo, Violet Jones taglia via tutto lo stress e le ansie che le sono state poste sulle spalle dalla madre borghese e dagli standard “caucasici”. Mi sono chiesta come si poteva realizzare un film interessante sui capelli di una donna. Ebbene, ci sono riusciti. Poiché questo film parla dei capelli delle donne di colore, e com’è per le donne nere vivere in un mondo in cui sono stigmatizzate a causa dei loro capelli. Dove i capelli ricci e scomposti sono considerati poco professionali e incivili, e vanno tenuti lisci e sotto controllo. Certamente non bisogna essere una donna di colore per relazionarsi con questo film!

Dacci un taglio (Nappily Ever After)

Valutazione globale - 6.5

6.5

Una sorpresa inaspettata

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Dacci un taglio: giudizio in sintesi

Dacci un taglioQuesta commedia può facilmente connettersi con molte culture e con le donne di tutti i paesi. La trama ha un sentimento universale, che rivendica l’autenticità e le cose semplici al di là del convenzionalismo e delle regole che incatenano le nostre vite. Molto divertente la divisione in paragrafi che riprende le fasi del romanzo originale, dove ogni capitolo corrisponde ad un taglio di capelli. E ogni taglio rispecchia una personalità. Ma in maniera inversamente proporzionale, alla lunghezza dei capelli corrisponde la “crescita” spirituale ed emotiva del personaggio. Quando il fidanzato Clint (Ricky Whittle) lamenta la perfezione maniacale di Violet, dicendole che per due anni gli è parso di vivere un perpetuo primo appuntamento, lei risponderà con un taglio radicale! Dopo uno stato di grande catarsi seguirà una lenta ma graduale presa di coscienza. Un film dolce e commovente, un dramedy che dopo un inizio banale si sviluppa in maniera del tutto inaspettata.

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