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Atypical: quando cinema e tv hanno affrontato l’autismo

Torniamo al cinema. Nel 2009 usciva nelle sale Adam incentrato sul rapporto creatosi tra Beth Buchwald, una scrittrice in erba, e Adam Raki un ingegnere di trent’anni, anch’esso con il quoziente intellettivo elevato, affetto da sindrome di Asperger. Il film fu presentato al Sundance Film Festival dove ricevette il premio Alfred P. Sloane conferito a quei film che trattano temi di scienza e tecnologia.

Il mio nome è Khan è un film indiano del 2010 presentato alla Festa del Cinema di Roma. Racconta la storia di Rizwan Khan cresciuto con la madre in periferia di Mumbai, affetto da sindrome di Asperger. Al raggiungimento della maggiore età va dal fratello a San Francisco dove incontra Mandira, ragazza madre indù, di cui si innamora e con cui si sposa. La loro vita viene stravolta dopo l’11 settembre 2001, a causa della morte del loro unico figlio, vittima di razzismo instauratosi con l’attentato alle torri, per mano dei suoi stessi compagni di scuola.

Uno dei film più recenti ad affrontare il tema dell’autismo è Life, Animated. Il documentario diretto da Roger Ross Williams racconta la commovente storia di Owen Suskind che all’età di due anni, improvvisamente, si chiude al mondo esterno troncando ogni tipo di relazione con gli altri. Qualche anno dopo, grazie ai personaggi della Disney, Owen utilizzerà un “codice” che lo porterà nuovamente a comunicare con i suoi genitori.

Concludiamo il nostro focus su cinema-tv e autismo con una serie intitolata Touch ideata da Tim Kring e che ha debuttato in televisione qualche anno prima di Atypical. Touch è la storia di Martin Bohm, interpretato da un inedito Keifer Sutherland, rimasto vedovo dopo la morte della moglie a seguito del crollo delle Torri Gemelle a New York e con un figlio autistico da badare. La serie, al contrario degli altri titoli elencati fino a qui, si basa anche su elementi soprannaturali in quanto il piccolo Jack, sfruttando la sua passione per la matematica e per i numeri, riesce a prevedere eventi futuri.

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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