- scheda e trailer
- recensione
DATA USCITA: 11 maggio 2017
GENERE: Commedia
REGIA: Francesco Bruni
ATTORI: Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Donatella Finocchiaro, Emanuele Propizio, Antonio Gerardi, Raffaella Lebboroni, Arturo Bruni, Andrea Lehotska, Carolina Pavone
NAZIONALITÁ: Italia
DURATA: 106′
DISTRIBUITO DA: 01 Distribution
Trama: Alessandro è un ventiduenne trasteverino ignorante e turbolento; Giorgio un ottantacinquenne poeta dimenticato. I due vivono a pochi passi l’uno dall’altro, ma non si sono mai incontrati, finché Alessandro accetta malvolentieri un lavoro come accompagnatore di quell’elegante signore in passeggiate pomeridiane. Col passare dei giorni dalla mente un po’ smarrita dell’anziano poeta, e dai suoi versi, affiora progressivamente un ricordo del suo passato remoto: indizi di una vera e propria caccia al tesoro. Seguendoli, Alessandro si avventurerà insieme a Giorgio in un viaggio alla scoperta di quella ricchezza nascosta, e di quella celata nel suo stesso cuore.
Francesco Bruni torna al cinema per la terza volta in veste di regista. L’ottimo esordio con la commedia Scialla! di qualche anno fa lascia ora spazio ad un film che abbraccia con forza toni più sentimentali e finanche drammatici senza tralasciare momenti puramente comici. Bruni in Tutto quello che vuoi mette un pezzo d’esperienza personale che lo ha visto in passato fronteggiarsi con una malattia come l’Alzheimer che colpì suo padre senza dargli scampo. Per farlo si affida ad un gigante del cinema italiano come l’ottantasettene Giuliano Montaldo che dopo una prestigiosa carriera da regista torna, a distanza di oltre 50 anni, a fare l’attore in un film.
Tutto quello che vuoi: il tesoro della memoria

Tutto quello che vuoi è un film dove gli opposti si rincorrono continuamente trovando un punto di incontro a metà strada. Chi ha perso la memoria per cause naturali cercando di tenerla a sé sforzandosi il più possibile e chi invece una memoria (perlomeno storica) deve ancora costruirsela e lo fa grazie al rapporto che si instaura con chi la Storia l’ha vissuta in prima persona. Chi si trova in stato confusionario per via di una malattia e chi invece la confusione la vive come uno stato d’animo, come momento della vita (quello adolescenziale) dove non sai bene da che parte andare e quale strada seguire se non hai basi solide a cui aggrapparti e una famiglia a sostenerti. Che Bruni ci sapesse fare a tratteggiare i problemi della “gioventù allo sbando” della società odierna lo si era già intuito fin dal suo esordio con Scialla!. Ma qui lavora e scava più in profondità, portando a galla il malessere vissuto da una generazione con un presente appannato e un futuro indefinito all’orizzonte. Bruni sembra volerci dire che solo facendo tesoro della memoria del passato è possibile costruirsi un futuro.
Un film con anime diverse

Va dato atto a Francesco Bruni di aver avuto il coraggio di raccontare una storia con al centro un personaggio della terza età. Se togliamo il recente film di Gianni Amelio La Tenerezza, non si riscontrano nel cinema italiano, perlomeno quello degli ultimi anni, film con protagonisti attori un po’ in là con l’età che abbiano un ruolo predominante, cosa che invece succede soventemente nella cinematografia americana. E bravo anche Giuliano Montaldo che, con la grande umiltà che lo ha sempre contraddistinto, si è messo a servizio di un altro regista.
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