Todd Haynes dirigerà il film Dry Run della Participant Media, un film basato su un articolo del New York Time Magazine su un avvocato che combatté contro la compagnia chimica DuPont, intentando una causa sull’inquinamento ambientale da parte della suddetta.
La Participant e Mark Ruffalo saranno i produttori del film, la cui sceneggiatura sarà riscritta da Mario correa. Matthew Carnahan ha scritto infatti la prima bozza. Si pensa che anche Mark Ruffalo, nominato agli Oscar per Il caso Spotlight, sta considerando la possibilità di interpretare l’avvocato nel film, ma le trattative devono ancora iniziare.
Dry Run: una storia vera tratta da un articolo del New York Times
Tratto dall’articolo del New York Times Magazine “The Lawyer Who Became Dupont’s Worst Nightmare”, il film ancora privo di titolo ruoterà attorno alla figura di Robert Bilott, che aveva svolto l’attività di avvocato difensore per otto anni prima di indire una causa contro la compagnia chimica DuPont. La causa diventò una vera e propria battaglia che rivelò una storia di dieci anni di inquinamento ambientale dovuto a sostanze chimiche.
Todd Haynes, un regista eclettico
Todd Haynes ha passato gran parte della sua carriera sviluppando progetti suoi e raramente ha deciso di realizzare dei film del genere. La storia della DuPont, tuttavia, ha alcune affinità con i personaggi che Todd Haynes ha inserito nei suoi film precedenti, come Far From Heaven (Lontano dal paradiso), Carol e I’m Not There (Io non sono qui), un biopic rielaborato del personaggio di Bob Dylan. Di recente il regista ha realizzato Wonderstruck (La stanza delle meraviglie), con Oakes Fegley, Julianne Moore e Michelle Williams, presentato l’anno scorso al Festival di Cannes. Tra gli altri lavori della sua cangiante filmografia ricordiamo anche Safe e Velvet Goldmine, un film ispirato liberamente alla vita di David Bowie e in generale al glam rock, con Jonathan Rhys Meyers, Ewan McGregor e Toni Colette.
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Fonte: Variety