Home / Recensioni / Il ragazzo che catturò il vento: recensione del film originale Netflix di Chiwetel Ejiofor
Il ragazzo che catturò il vento

Il ragazzo che catturò il vento: recensione del film originale Netflix di Chiwetel Ejiofor

Il ragazzo che catturò il vento è il film scritto, diretto e interpretato da Chiwetel Ejiofor, una produzione Netflix presentata in anteprima al Sundance Film Festival. Il film è basato sul libro The Boy Who Harnessed The Wind di William Kamkwamba e Bryan Mealer, che racconta la storia vera del giovane e coraggioso William.

Il ragazzo che catturò il vento: sinossi

Il ragazzo che catturò il vento

Siamo nel Malawi degli anni 2000. William, nato a Kasungu, abita con la sua famiglia di modesti agricoltori nel paesino di Wimbe, dove dà una mano con il raccolto, frequenta la piccola scuola del paese limitrofo, dove incomincia a studiare con passione e si diletta a riparare radio e oggetti elettronici per i suoi amici. Purtroppo, i suoi genitori non riescono a sostenere le tasse scolastiche e ben presto William sarà costretto a non frequentare più le lezioni. Con l’aiuto del suo professore di scienze, riesce a partecipare solo alle sue lezioni e a frequentare la piccola biblioteca, dove incomincia a pensare alla costruzione di un mulino a vento per aiutare la sua famiglia. Tuttavia, la siccità, la carestia e i disordini politici metteranno in difficoltà William e la propria famiglia.

Il ragazzo che catturò il vento: le nostre impressioni

Il ragazzo che catturò il vento

La storia vera che il film racconta è sicuramente in grado di colpire il suo pubblico, senza ricorrere a particolari azzardi estetici. Una storia di riscatto esistenziale, di speranza nelle potenzialità e nell’importanza della cultura, una storia di lotta per la sopravvivenza in cui a capovolgere e salvare la situazione non è la prestanza fisica, ma una mente brillante. Ciò che viene rappresentato è soprattutto uno scontro generazionale, tema assai caro alla letteratura e al cinema, un confronto fatto di dialogo e contrasto tra mondi diversi. Il film fa riferimento sia allo scarto che separa gli abitanti del paese di William dai loro antenati, che pregavano ingenuamente affinché la pioggia arrivasse nei mesi di siccità, sia alla distanza tra la mentalità dei genitori di William, in particolare quella del padre Trywell, improntata sullo sforzo fisico che non conosce se o ma, e quella dei figli William e Annie, che sognano un futuro diverso da quello cui sono stati abituati, fatto di studio e impegno intellettuale.

Il film si fa portavoce del problematico rapporto con la tradizione, la terra, le origini e le esigenze che anche una vita modestissima come quella pretende dalle persone. Da una situazione di questo tipo è meglio fuggire o rimanere e sfruttare le proprie risorse per cambiare le sorti di cose e persone? E cosa è meglio fare? Cosa è meglio sacrificare. Sono domande che risuonano con una certa brutale attualità.

Interessante è anche l’accostamento raffinato tra la colonna sonora, che comprende suoni e ritmi tradizionali e non, e le immagini affascinanti e ben definite della savana e dei campi che i protagonisti cercano di coltivare per la loro stessa sopravvivenza. La cura del montaggio sia sonoro sia visivo risponde anche all’intento in un certo senso documentaristico del film, che non manca di offrire un’attenta descrizione delle condizioni di vita e sociali nelle quali vivono i personaggi, senza tuttavia scivolare in petetismi poco produttivi.

Il ragazzo che catturò il vento

Certo è che, se è evidente e tangibile l’urgenza di raccontare una storia di grande impatto e importanza sociali, con grande attenzione e precisione al limite del docufilm e con una profonda attenzione sia all’aspetto estetico sia sonoro, il film non riesce a decollare come dovrebbe e non lascia un’impronta indelebile nello spettatore. Rischia di essere un po’ troppo descrittivo e scolastico, senza emozionare a sufficienza il suo pubblico. È un peccato, perché si tratta di un prodotto originale Netflix che supera di gran lunga la qualità mediocre di molti prodotti filmici, ma che non riesce a bucare abbastanza il piccolo schermo.

Il ragazzo che catturò il vento

valutazione globale - 6.5

6.5

Curato, interessante e importante, ma non abbastanza emozionante da essere indimenticabile

User Rating: 5 ( 1 votes)

Il ragazzo che catturò il vento: giudizio in sintesi

Il ragazzo che catturò il vento

Il film di Chiwetel Ejiofor racconta una storia molto interessante, una sorprendente storia vera che trasmette dei messaggi profondi e importanti di speranza e riscatto sociale e intellettuale. Il ragazzo che catturò il vento presenta un soggetto che meritava sicuramente di essere adattato come prodotto cinematografico e che viene curato anche negli aspetti più tecnici della fotografia e della colonna sonora. Un contenuto di spessore confezionato con attenzione, ma che non riesce a lasciare un segno indelebile nella memoria emotiva dello spettatore.

Per ogni notizia e aggiornamento sul mondo dello spettacolo, cinema, tv e libri, vi consigliamo di seguire la nostra pagina Facebook

About Bianca Friedman

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *