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Una scena di 1917

1917: la recensione del nuovo film di Sam Mendes

1917, nuovo film di Sam Mendes, è in sala dal 23 gennaio. Grande outsider alla prossima notte degli Oscar, dove si presenterà forte delle 10 nominations ottenute, la pellicola ha per protagonisti George MacKay e Dean-Charles Chapman, in un cast che comprende anche Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Colin Firth e Benedict Cumberbatch.

1917: La trama

Una scena di 1917

Prima Guerra Mondiale, fronte francese. Due giovani soldati britannici devono recapitare una lettera contenente l’ordine di annullare l’attacco previsto, per evitare che 1600 commilitoni, tra i quali anche il fratello di uno dei due, cadano vittime della trappola tedesca. Comincia così una lotta contro il tempo e contro le mille insidie del nemico.

1917: Le nostre impressioni

George MacKay in 1917

Tra preparazione e realizzazione Mendes aveva impiegato cinque anni immerso nel fantastico mondo di James Bond per girare Skyfall e Spectre; inevitabilmente si avverte anche in questo nuovo film l’eco di quelle (felici) esperienze. Ma qui siamo in un altro terreno: 1917 è a pieno diritto un ottimo film sulla guerra più che un film di guerra, non c’è nessun intento storico o documentaristico, l’ambientazione è la Prima Guerra Mondiale ma potrebbe benissimo essere qualsiasi altro conflitto. Se quindi da una parte Mendes ha fatto tesoro dell’esperienza action di 007, dall’altra certamente ha chiari in mente alcuni film di guerra ai quali strizza l’occhio, Orizzonti di Gloria su tutti, citato, omaggiato, sopratutto nella prima parte, con la macchina da presa che precede i personaggi lungo la trincea.

È un film 1917 che tratta la guerra in modo autoriale, senza spettacolarizzazioni gratuite, sebbene il film sia altamente spettacolare, e senza facili retoriche.

Benedict Cumberbatch in 1917

È vero, la scelta di basare il film sostanzialmente su due enormi piano sequenza può a tratti far pensare a un videogame, ma in verità si tratta di una scelta stilistica coraggiosa che, se da una parte ha il merito di favorire l’avvicinamento dello spettatore alla vicenda, di portarlo dentro, di coinvolgerlo, dall’altra rischia però paradossalmente di distrarlo dalla storia stessa, con movimenti di macchina a volte troppo audaci e dinamici. Ma è comunque divertente, per lo spettatore più attento, cercare di di individuare i punti in cui sono state cucite insieme le varie sequenze.

Certo, forse la scelta di puntare gran parte delle energie sui virtuosismi stilisci ha finito per sacrificare qualcosa sulla sceneggiatura, che in più punti danota alcune debolezze, sia in termini di snodi della vicenda (forzata e pretestuosa in questo senso appare la scelta ad esempio di mettere in ballo la questione del fratello di uno dei due soldati pratagonisti tra i 1600 commilitoni da salvare), sia e sopratutto in termini di dialoghi (prevale la noia quando l’azione latita).

Ad ogni modo, guardare questo 1917, e guardarlo al cinema, è una esperienza cinematografica importante, che merita di essere fatta.

1917

Valutazione globale - 6.5

6.5

Buon film,esperienza cinematografica che mantiene ciò che promette ma nulla di più.

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1917: Giudizio in sintesi

Dean-Charles Chapman in 1917

Probabilmente farà incetta di Oscar ed è anche giusto così. Non che sia un film costruito per quello, ma sarebbe un giusto riconoscimento a un film serio, a un film esperenziale che si lascia gustare amabilmente dallo spettatore. Non sarà un capolavoro, non sarà il film dell’anno, ma 1917 può, con diritto, innestarsi in quel lungo e tradizionale filone di war-movie dall’importante impronta autoriale.

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