Lo spettro di un nuovo Watergate si è profilato di recente su Washington, D.C. e quindi c’è un grande tempismo nel realizzare una serie televisiva che guardi a ritroso a questo storico scandalo. Matt Charman, lo sceneggiatore de Il Ponte delle Spie, sta collaborato con George Clooney e con Grant Heslov, il suo partner dello studio Smokehouse Pictures, alla realizzazione di una serie limitata in otto parti sul Watergate. Da quanto trapela, il progetto, conteso da più network, sarebbe approdato a Netflix.
Watergate, una creazione di Clooney e Charman
La possibile serie limitata sarà prodotta dallo studio Sonar Entertainment, che l’anno scorso ha firmato un accordo con la Smokehouse. Dai primi rumors si viene a sapere che ogni episodio di Watergate si concentrerà su uno dei protagonisti dello scandalo degli anni ’70, come, ad esempio, l’ex procuratore generale John Mitchell o il consigliere di Richard Nixon, John Ehrlichman. Lo stile narrativo dovrebbe richiamarsi a quello del famoso period drama giapponese Rashomon, di Akira Kurosawa.
Watergate è il più recente progetto per lo scrittore britannico Charman, che ha avuto un incredibile successo da quando ha ottenuto una nomination agli Oscar per la sua sceneggiatura per il film drammatico di Steven Spielberg, Il Ponte delle spie. Recentemente ha collaborato con Spielberg per un film sul leggendario giornalista Walter Cronkite e il suo rapporto con la guerra del Vietnam, che è approdato alla DreamWorks.
In TV, Charman sta lavorando con la Mammoth Screen (Victoria) per un adattamento del prossimo libro nonfiction di Henry Hemming, M: Maxwell Knight, M15’s Greatest Spymaster, la vera storia di M, figura che è diventata leggendaria grazie ai James Bond di Ian Fleming .
Watergate è una delle due serie limitate di alto profilo recentemente in lavorazione alla Smokehouse. L’altra, Catch-22, è basata sul romanzo di Joseph Heller con Clooney che sarà protagonista e regista.
Per ogni notizia e aggiornamento sul mondo dello spettacolo, cinema, tv e libri, vi consigliamo di seguire la nostra pagina Facebook
Fonte: Deadline