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si muore tutti democristiani

Si muore tutti democristiani – la recensione del film de Il Terzo Segreto di Satira

Si muore tutti democristiani è il film scritto e diretto dal collettivo italiano di videomaker satirici Il Terzo Segreto di Satira.

Si muore tutti democristiani: sinossi

si muore tutti democristianiEnrico (Walter Leonardi), Fabrizio (Massimiliano Loizzi) e Stefano (Marco Ripoldi) sono tre amici di vecchia data che collaborano assieme in uno studio di fotografia e videomarketing. Hanno elevate ambizioni artistiche, alimentate dai riconoscimenti ottenuti con il loro documentario sulla siccità in Africa, ma non riescono a declinare la loro passione in attività redditizie. Un bel giorno ricevono dal loro agente (Francesco Mandelli) una proposta che, come nella migliore tradizione, non possono rifiutare: devono girare un documentario promozionale “profondo e toccante” sui “negretti” africani per conto della nota onlus Africando. Tuttavia verrà fuori pochi giorni prima della scadenza dell’accettazione che Bezzi, il titolare dell’organizzazione, è stato indagato per essersi appropriato di fondi pubblici ed europei destinati alle attività umanitarie.  A questo punto i tre dovranno si troveranno su un bivio etico: accettare e corrompere la propria anima di ex militanti di sinistra o rifiutare in nome di coerenza e integrità?

Si muore tutti democristiani: le nostre impressioni

si muore tutti democristiani“Ricordati che devi morire”, memento mori, è il monito che viene ripetuto ossessivamente a Massimo Troisi in “Non ci resta che piangere”, e allo stesso modo uno dei personaggi sarà sopraffatto dall’inesorabile “dogma” che pure dà il titolo al film. Questo assunto è il tema che orienta la bussola delle tre trame su cui si regge il film, ciascuna caratterizzata dal confronto di ognuno dei protagonisti con i compromessi che hanno seppellito i rispettivi ideali giovanili di rivoluzione e aborrimento del capitalismo. Ognuno, rispecchiando il percorso che ha portato al tracollo politico del centrosinistra, dovrà capire se accettare una proposta indecente che potrebbe essere la pietra tombale per la loro identità progressista.

si muore tutti democristianiLa satira parte dal basso, usando le vicende di persone comuni come emblema dei sommovimenti politici del BelpaeseTuttavia “Si muore tutti democristiani” non è una commedia satirica pura, ossia il tipo di prodotto che ci si sarebbe aspettati coerentemente con la produzione YouTube del sodalizio Terzo Segreto di Satira, qui accreditati al completo come registi e sceneggiatori, oltre che come interpreti. Si tratta bensì di una tragicommedia dotata di un impianto narrativo sufficientemente curato che purtroppo non viene potenziato dalla forza comica del collettivo, puntando su tinte recitative e di scrittura grigie e plumbee, forse troppo; inoltre sul piano del ritmo si percepisce una ragionevole scarsa dimestichezza nel gestire i tempi narrativi cinematografici (sebbene sia ben più avanti rispetto a gli altri youtuber che si sono cimentati con la settima arte).

In alleggerimento non sono molto efficaci i ruoli minori di Francesco Mandelli e Paolo Rossi, in particolare il secondo in un cameo da sindacalista offre un contributo del tutto banale e poco ispirato.

Si muore tutti democristiani

valutazione globale - 6

6

Un lavoro onesto e sentito, che non riesce ad essere infiammato dalla forza comica dei suoi creatori

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Si muore tutti democristiani: giudizio in sintesi

si muore tutti democristiani“Si muore tutti democristiani” è lo strano caso di un collettivo comico che decide di non sfruttare la propria rodata comicità per procedere nei territori del racconto etico, con tono misurato e senza particolari impennate. Il risultato è un ritratto deprimente della sinistra smarrita e destinata ad essere digerita dai succhi gastrici di una società dove gli ideali e i valori non hanno più un posto, ma regna il malaffare e l’ignoranza; senza dubbio una visione un po’ scontata e in ritardo di qualche anno per essere davvero puntuale e graffiante.

L’opera è comunque godibile ma sicuramente si tratta di un’occasione mancata per lasciare il segno al cinema, peccato originale condiviso con gli altri youtuber, precipitati alla prova della sala alla stregua di moderni Icaro.

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About Giulio Mantia

Sono un immoderato consumatore di film improvvisatosi recensore amatoriale. Cerco di scrivere di cinema nei limiti delle mie conoscenze ed evitando di farla fuori dal vaso. Accetto volentieri critiche, osservazioni e confutazioni. Il mio film preferito è senza dubbio Dal Tramonto all'Alba di Rodriguez/Tarantino, un'allegra miscela di delirio e badassment che riesce sempre a rallegrarmi.

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