Ci voleva l’apocalisse per convincere Michael Moore a tornare alla TV: dopo una lunghissima mancanza dagli schermi televisivi, durata ben 17 anni, Michael Moore è tornato con la serie dal titolo provvisorio Michael Moore Live from the Apocalypse.
Live from the Apocalypse: un grande progetto dopo un lungo silenzio
Live from the Apocalypse è la prima serie TV dal grande successo del 2000 The Awful Truth. Prima di questo progetto che gli diede fama, Moore vinse un Primetime Emmy per la serie TV Nation. Per quest’ultima, l’attuale presidente della TNT & TBS e direttore creativo della Turner Entertainment, Kevin Reilly, aveva lavorato con Moore come produttore esecutivo negli anni Novanta.
“Era uno show che anticipava i tempi, e molti di coloro che vi hanno lavorato hanno continuato la loro carriera in progetti come The Daily Show”, ha dichiarato Reilly. “Michael ed io siamo sempre stati in buoni rapporti e penso che lo show sarà simile al lavoro che facemmo anni fa. Il punto di vista principale sarà quello di Michael, che collaborerà con alcuni inviati. Non è esattamente un ‘reboot’; so solo che quando Moore mi ha chiamato ho detto di sì alla sua idea senza sapere di cosa si trattava, ero così felice!”.
Uno show di Michael Moore dai toni agrodolci e irriverenti
Michael Moore ha dichiarato che Live from the Apocalypse sarà un turbolento e rumoroso punto di ritrovo per molti cittadini alla disperata ricerca di una pausa dalle polemiche e dai dispensatori di bufale, rifugiandosi in una realtà alternativa. Questo show sarà pericoloso ed inarrestabile, in grado di fornire sempre la verità agli spettatori.
La TNT ha affermato che lo show spazierà tra grandi temi dell’attualità, dalla politica di Washington all’economia di Wall Street. Michael Moore sarà sia protagonista che regista nella serie, nonché produttore esecutivo insieme alla collega di lunga data e candidata all’Oscar Meghan O’Hara (SiCKO). Nick McKinney appare tra i produttori.
La TNT ha rilasciato una dichiarazione in cui si legge che Moore sarà circondato da una folta schiera di giornalisti, burloni e cittadini ribelli che andranno senza nessuna paura ad indagare dove nessuno ha il coraggio di arrivare. Lo show scaverà a fondo negli abissi di Washington, marcando stretto i pezzi grossi di Wall Street e turbando l’equilibrio dei più ricchi d’America, che rappresentano l’1% della popolazione. Sembra quindi che nessuno potrà salvarsi dalla satira pungente di Michael Moore.
Michael Bloom, vicepresidente per i servizi speciali e le serie non fiction della TNT, ha detto su Moore che “ha dimostrato di essere un maestro nell’esporre la realtà dei fatti e i retroscena della politica americana, usando una voce unica e potente che mescola la verità all’ironia”.
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Fonte: IndieWire