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Been so long

Been So Long: recensione del film musical Netflix

Disponibile su Netflix dal 26 ottobre, Been So Long è il musical diretto da Tinge Krishnan basato sul musical dello sceneggiatore Ché Walker.

Been so long: sinossi

Been So LongSimon è una madre single che vive in una zona periferica di Londra. Una sera, convinta da sua sorella, si concede una notte di libertà e in un bar conosce Raymond appena uscito di galera. Ex mariti, ex amanti, una madre impicciona e una figlia disabile, sono i personaggi che fanno da corollario a questo romantico musical.

Been so long: le nostre impressioni

Been So LongBeen so long è la trasposizione cinematografica del musical teatrale di Ché Walker. Il musical originale, datato 1998, è stato qui riadattato per essere più appetibile al pubblico del cinema. La regista Tinge Krishnam spiega in un’intervista di aver incentrato il film sul concetto di gentrificazione, sottolineando i cambiamenti urbanistici e socio-culturali di un’area un tempo abitata dalla classe operaia dove vivono Simon e Raymond (Michaela Coel e Arinzé Kene). Le riprese esterne sono infatti ambientate a Camden Town, tra mercati en-plein-air e condomini popolari. I due, che per motivi assai diversi da anni non frequentavano la vita di quartiere, ne vivono i cambiamenti.

Tra le vie di Camden Town, ben lontano da Chelsea o Notting Hill, i due cantano della paura di innamorarsi e della libertà di correre dei rischi. I personaggi secondari sono meno incisivi ma aggiungono brio e colore senza togliere nulla alla coppia centrale.

Finite le riprese Netflix si è aggiudicata i diritti mondiali per diversi milioni di dollari, che fanno di Been so long l’acquisizione più costosa nella storia dei film made in UK. Il film, che ha avuto molto successo in patria, è stato presentato a London Film Festival lo scorso ottobre.

Been So Long

Valutazione globale - 5.5

5.5

Un romantico musical a Camden Town

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Been so long: giudizio in sintesi

Been so longBeen so Long è un film guardabile, o meglio ascoltabile. Gran parte della trama viene dispiegata cantando, dunque è necessario fare bene attenzione alle parole delle canzoni per seguirne il filo. Tuttavia può piacere anche a chi non ama i musical, infatti sono relativamente poche le parti danzate e i dialoghi si mescolano alle canzoni in maniera ben bilanciata. Le melodie blues e funky sono molto accattivanti. Molto belli i colori usati nelle scene in cui predomina ogni volta una tonalità ben distinta, dal rosa al viola, all’azzurro e al verde. Colori molto accesi che trasformano questo musical in una giostra di luci e suoni un po’ magica. Le ambientazioni popolari che fanno da scenario al musical sono davvero originali. I personaggi cantano nel il negozio di kebab, sul bus notturno, o nel pub locale. Location più realistiche e meno commerciali delle solite commedie girate a Londra.

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