Venerdì 10 febbraio ha avuto luogo, presso il cinema La Compagnia di Firenze, l’Adventure Outdoor Film Festival, una rassegna di cortometraggi legati all’avventura e agli sport estremi selezionata dagli organizzatori del quasi omonimo Adventure Outdoor Festival. Tale manifestazione si svolge a luglio a San Candido, un borgo dolomitico ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, e raccoglie vari tipi di performance legate a ciò che è appunto definito adventure outdoor e che ha nella montagna il suo scenario naturale.
Il cinema come una volta
Bello innanzitutto rimettere piede negli ambienti sobri ed eleganti di un cinema centralissimo rimasto chiuso per molti anni, in grado di rimandare la magia dello spettacolo al riparo dalla commercializzazione forzata delle multisale, fatte sempre di ambienti massificati e di proposte cinematografiche mainstream. Non che esse siano un male tout court, ma piace sapere di poter disporre di alternative, fra le quali spicca il cinema La Compagnia.
Si inizia con la degustazione di prodotti tipici
Il prologo offre una deliziosa degustazione di cibi tipici delle dolomiti e una mostra fotografica che rappresenta spettacolari dettagli di grotte e ghiacciai in giro per il mondo raccolti dai componenti del gruppo La Venta, esperto di esplorazione geografica. Poi ci si sposta dall’androne in sala per ascoltare le parole introduttive di Alessio Romeo, del summenzionato gruppo La Venta, di Alessandro d’Emilia, avventuriero e filmaker, e di Micheal Rogers, regista americano, che presentano sé stessi e i loro progetti filmici.
Le meraviglie della Cueva messicana
Fra tutte le suggestioni esotiche e cinematografiche offerte dai tre, rimane nella memoria un vivido ricordo della descrizione della favolosa Cueva de los Cristales di Najca, in Messico, esplorata per primi dal gruppo La Venta, una gigantesca grotta unica al mondo con cristalli alti fino a dodici metri che pare uscita dalle descrizioni del Jules Verne di Viaggio al Centro della Terra.
Via alle danze con un documentari sulle alture Mapui
La scaletta dell’Adventure Outdoor Film Festival si apre con un documentario prodotto dal gruppo La Venta e girato in Venezuela sui Mapui, alture incontaminate e impossibili da raggiungere se non in elicottero ricche di grotte e anfratti, alla cui esplorazione il gruppo si è dedicato nel corso degli anni. Forte è l’impressione lasciata dalla foresta selvaggia intervallata dalle rocce buie del sottosuolo svelate da luci pallide e acquose, oltre che dalle scene girate a bordo o in prossimità dell’elicottero usato per la spedizione. Il forte dettaglio delle immagini che restituiscono tonalità di colore molto vivide, unito alla sensazione costante di essere dentro la scena per il fatto di rappresentare un punto di vista interno a ciò che accade, conferisce un tocco di iperrealismo a questo bel documentario.
All’Adventure Outdoor Film Festival anche Michael Rogers
L’Adventure Outdoor Film Festival prosegue con Step by step di Micheal Rogers, che descrive il viaggio a piedi per le vie del Pamir di due persone con gravi disabilità locomotorie, toccante nel mostrare il superamento doloroso e redentorio dei protagonisti dei propri limiti. Faroes: the Outpost vol 2 racconta il viaggio di un gruppo di serfisti alle isole Far Oer alla ricerca di mareggiate che provochino onde abbastanza alte da soddisfarli. Rispetto ai precedenti ha forse qualcosa in più del documentario turistico amatoriale per l’argomento di nicchia trattato e per il modo un po’ didascalico in cui si approccia ai luoghi e agli abitanti che li popolano. Comunque ben fatto.
Sport estremi
Acrophobia, Darklight e This is home sono inserti di pochi minuti ciascuno, rispettivamente sul superamento della paura dell’altezza lanciandosi col paracadute da pendii verticali e sul bike riding in ambienti estremi e su un percorso con salti gli altri due. Degrees of North e Aspiration of Pamirs parlano dell’alta montagna, con vasti spazi verticali ed enormi cumuli di neve. Nel primo un gruppo di sciatori si issa in vetta alle montagne prima delle isole Svalbard e poi dell’Alaska con un parapendio a motore per poi intraprendere spettacolari discese con lo snowboard e con gli sci, mentre nel secondo una coppia di francesi esplora a piedi il montuoso confine tra Afganisthan e Tajikistan, comprendente la catena del Pamir.
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