La nuova serie di Netflix intitolata Tredici (13 Reasons Why) racconta la storia di una teenager, Hannah Baker, che decide di togliersi la vita, lasciando una scatola piena di audiocassette in cui elenca le tredici ragioni che l’hanno spinta al suicidio: ognuna di queste audiocassette è indirizzata a determinate persone che Hannah ha ritenuto responsabili. La serie, basata su un romanzo adolescenziale della scrittrice Jay Asher pubblicato nel 2007, è stata creata da Brian Yorkey, vincitore del Tony Award e ha avuto come produttore esecutivo Tom McCarthy (Spotlight).
Tredici, il finale alternativo
In occasione del decimo anniversario dell’edizione del suo bestseller, attualmente in vendita, Jay Asher rivela che in una prima versione della storia Hannah sarebbe sopravvissuta, stando a quanto riportato da Entertainement Weekly. In questa versione, Hannah avrebbe cercato di togliersi la vita con delle pasticche, ma sarebbe stata trovata in tempo dai suoi genitori e portata all’ospedale, dove le avrebbero salvato la vita.

“Tenendo conto della serietà della questione affrontata, ci siamo accorti che non saremmo potuti arrivare a quel punto”, sostiene Asher. “Una volta compreso che il messaggio della storia sarebbe stato più forte e sicuramente qualcosa in più rispetto a un racconto di avvertimento, ho sentito che quella sarebbe stata la strada da intraprendere. Questo è il motivo per cui il personaggio di Skye ricompare: mi sarebbe piaciuto rivederla nella serie con un ruolo più importante”.
Tutti gli episodi della prima stagione di Tredici sono ora disponibili in streaming su Netflix.
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Fonte: IndieWire
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