Hanno vinto i fan, la protesta globale scoppiata in rete, dopo la cancellazione di Sense8 ha avuto la meglio sulle decisioni irrevocabili del network. Rimane un dubbio di fondo, se le proteste e i fan erano così numerosi, forse non andava così male come “visualissazioni” e quindi la cancellazione era solo una (pur legittima) questione di costi.
Sense8, Netflix ha capito l’errore
Sicuramente, chiudere la serie dopo la seconda stagione, con un finale così aperto, non era una grandissima idea per Netflix, per diverse ragioni, ma principalmente per un motivo fondamentale: comportandosi in questo modo, Netflix era diventato identico ai network da cui tanto ha sempre voluto distinguersi, dove solo i numeri contano e non il pubblico.
Certo, anche i numeri contano, ma se fai contare solo quelli, dopo aver detto di essere diverso, allora cade il castello.
Con una lettera pubblicata su Twitter dall’account ufficiale di Sense8, il creatore Lana Wachowski ha annunciato che Netflix aveva accettato di trasmettere uno speciale di due ore che completerà la storia dello show nel 2018.
È qualcosa che la Wachowski attribuisce pienamente al potere del fandom. “Da sola, non c’era niente che potessi fare”, scrive la Wachowski nella lettera. “Ma proprio come i personaggi del nostro show scoprono che non sono soli, anche io ho imparato che non sono solo io. Sono anche io un noi”.
Sense8 la sinossi
“‘Sense8’ è centrata intorno ad otto personaggi, provenienti da diverse parti del mondo, che dopo aver vissuto una “visione” violenta, ben presto si ritrovano mentalmente collegati l’uno all’altro. Diventano collegati a tutti gli effetti, in grado di vedere e parlare tra loro come se fossero nello stesso posto, con l’accesso ai rispettivi segreti più profondi. Non solo devono adattarsi a questa nuova capacità e adattarsi gli uni agli altri, ma devono capire perché le loro vite ora sono in pericolo. Nella seconda stagione, forze oscure continuano a inseguire il cluster. I sensates scopriranno di più su BPO, l’organizzazione segreta alla ricerca del loro cluster e di altri come loro, e lavoreranno per proteggersi da questa organizzazione che dà loro la caccia per ucciderli “.
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