A distanza di un anno e mezzo dalla fine della terza stagione, torna in onda su SkyAtlantic con un nuovo ciclo di episodi Gomorra – La serie. Cosa aspettarsi dalla quarta stagione dopo la dipartita di Ciro Di Marzio (Marco D’Amore)? Quali progetti ha Gennaro “Genny” Savastano?
Gomorra – La serie 4: la sinossi
Dopo la morte di Ciro Di Marzio (Marco D’Amore) a Napoli sta per iniziare una guerra senza esclusione di colpi. Genny Savastano (Salvatore Esposito), ancora scosso dall’accaduto, ha una soluzione in mano: lasciare il controllo della zona di spaccio nelle mani di Patrizia (Cristiana Dell’Anna) e trovare un accordo con i clan rivali facendosi aiutare da una potente famiglia malavitosa, i Levante. Passato un anno, il figlio di Don Vito si interessa a dei terreni liberi dove costruire il più grande aereoporto della Campania. Riuscirà a farlo senza sporcarsi nuovamente le mani come promesso alla moglie?
Gomorra – La serie 4: le nostre impressioni
Il finale choc della terza stagione aveva gelato tutti. Ciro Di Marzio, colui che da sempre è stato considerato il protagonista di Gomorra – La serie, muore, con il suo cadavere che scompare nelle acque del golfo di Napoli. Da quel preciso momento la serie Sky ha dovuto giocoforza rinnovarsi ancora una volta, girare pagina e scrivere un nuovo capitolo. Compito non facile per una serie che nell’arco dei suoi episodi ha visto perdere tre personaggi di spicco: Donna Imma, Don Pietro Savastano e, appunto, Ciro l’Immortale.
La storia riprende le fila proprio dove ci aveva salutato. Sono passati pochi minuti dalla morte di Ciro e Genny ritorna sul luogo del suo primo omicidio, tra gli appartamenti delle Vele di Scampia, dove l’amato/odiato fratello che non ha mai avuto lo costrinse a sparare ad una persona. Quella fu la sua iniziazione al mondo criminale, prim’ancora di ritrovarsi in quell’Honduras che modificherà il suo carattere e la sua personalità per sempre. Genny ha capito che è l’ora di fermarsi, di mettere fine a quella guerra che sta facendo attorno a lui terra bruciata. Lo deve a se stesso, ma anche alla sua famiglia, a cui promette di staccarsi definitivamente dal mondo della criminalità.
Facile a dirsi, meno a farsi verrebbe da dire dopo aver visto i primi due episodi che hanno inagurato la quarta stagione di Gomorra – La serie, diretti con mano decisa e sicura da Francesca Comencini. Genny, infatti, pensa che per calmare le acque con gli avversari Valerio e Sangue Blu ci sia bisogno di un’ultima azione eclatante: un’esplosione che porterà la tregua tra le due fazioni, con l’aiuto di una famiglia, i Levante, imparentanti proprio con Genny e che sicuramente tornerà a dire la sua anche negli episodi successivi (lo fanno già nel secondo episodio, non a caso).
Conquistata l’agognata tregua a Genny non resta che posizionare una persona a lui fidata come Patrizia a capo dello spaccio di Secondigliano. Ed è proprio il personaggio di Patrizia, in parello a quello di Genny, ad essersi evoluto maggiormente e ad aver acquistato un ruolo di maggior spessore con il passare delle stagioni. Pensare che l’abbiamo conosciuta come semplice “badante” di Don Pietro nella seconda stagione e ora la ritroviamo a capo di una delle più grandi piazze di spaccio d’Italia.
E’ però nel secondo episodio dove Genny si “testa” come “persona nuova”. Un anno dopo gli avvenimenti raccontati nel primo episodio ritroviamo Gennaro cambiato, finalmente lontanto da quei giri che lo hanno portato a fare i conti più volte con la morte. O almeno così sembra. L’occasione per fare le cose con trasparenza gli si presenta quando decide di acquistare dei terreni liberi per costruire un grande aeroporto, il più grande di tutto la Campania.
Anche in questa stagione Gomorra – La serie attinge a piene mani dal libro fonte d’ispirazione di Roberto Saviano (che continua a firmare il soggetto di ogni episodio) e alla drammatica attualità di quella parte di paese. Nel secondo episodio lo fa affrontando il tema della terra dei fuochi, la zona tra Napoli e Caserta dove, nel corso degli anni, sono stati sotterrati quintali di rifiuti tossici e in cui Genny s’imbatte quando trova un padre di famiglia con moglie malata di cancro che non vuole vendergli il suo terreno.
Niente è come sembra in Gomorra e se Genny sembra davvero aver messo la testa a posto, il finale dell’episodio ci fa tornare sui nostri passi e a pensare che certe abitudini, certi modi di fare, sono difficili da scrollarsi di dosso e accantonare del tutto. Un elemento che non può che giovare per il proseguio degli episodi in cui quasi sicuramente troveremo un Genny combattuto tra il suo turbolento passato e un presente dove cerca con difficoltà e qualche tentennamento di mantenere fede alla promessa fatta alla moglie. Ci riuscirà?
I primi due episodi della nuova stagione di Gomorra dimostrano ancora una volta come la serie sappia non solo rinnovarsi di anno in anno ma di farlo nel migliore dei modi possibili, cosa non affatto scontata per un prodotto arrivato alla quarta stagione. La serie Sky si conferma come la migliore italiana e, senza azzardare troppo, nella top 3 delle migliori serie europee.
Nuovo capitolo, stessa qualità di sempreGommora - La serie 4
Valutazione globale - 7.5
7.5
Gomorra – La serie 4: giudizio in sintesi
I primi due episodi della quarta stagione di Gomorra – La serie ripagano ampiamente l’attesa di oltre un anno e mezzo dall’ultimo episodio andato in onda, che salutò il pubblico con la morte di Ciro Di Marzio. I nuovi episodi hanno il compito di aprire un nuovo ciclo narrativo dove al centro c’è Genny Savastano, desideroso di abbonadare la vita da criminale e di scrivere un nuovo capitolo dove senza più ricatti, senza più morti, senza più minacce per la famiglia. Ma sarà davvero così? Ai restanti episodi il compito di svelarlo. Nel frattempo Gomorra si conferma come la miglior serie italiana (mi spingo ben oltre: miglior serie europea), capace di rinnovarsi ancora una volta pur mantenendo ben salda la sua identità. Il livello di scrittura, se vogliamo, in questi primi due episodi è ancora più efficace del solito. Dicasi la stessa cosa per la regia inaugurata Francesca Comencini, che nei prossimi episodi passerà il testimone anche a Marco D’Amore.
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Don vito savastano…….
Hai confuso Gomorra con Il Padrino
L’Italia e’ ancora come la lasciai,
ancora polvere sulle strade,
ancora truffe al forestiero,
munnezza per le strade
politici corrotti
lo stato della vergogna
Il nostro eroe,Roberto saviano
racconta la guerra tra i poveri
e lascia in pace quella classe
politica schifosa
criminale e corrotta.
Un pagliaccio pagato e protetto
dalla quella politica schifosa
che ammazzo Giovanni Falcone
e Borsellino.
Piango per quelle persone che hanno
perso la vita per la giustizia
hanno creduto e lottato con dignita’
morale e l’amore per la nazione.
Onesta’ intellettuale ovunque cercherai
invano.
Oggi facciamo re a quelle persone
che hanno distrutto il nostro paese
Un grande giornalista non sputa
in faccia alla sua citta’.
Un grande giornalista ,Signor Saviano
punta in alto,alla radice del male.
Non ho visto un politico corrotto
marcire in galera.
Oggi gli autori mandanti della morte
di Di Borsellino e Giovanni Falcone
vivono liberi e godono anche una bella
pensione d’oro.
Non sono stati uccisi dalla mafia
ma dallo stato corrotto e criminale.
Roberto Saviano,invece di raccontare
con le sue serie di merda
Gomorra
deve scrivere un bel libro sui politici
corrotti nel nostro paese.
Cominciando da Andreotti,craxi
Il presidente Napolitano
Berlusconi.
Un vero giornalista ha le palle
lei e’ solo un burattino con i fili
manovrato da uno stato criminale.
Una cosa non riesco a capire
il magistrato Falconi e Borsellino
sono morti
lei Signor Saviano
e’ ancora vivo ???????
Non e’ piu’ questa l’Italia
che lasciai con dolore.
Gianni Liberuzzo
Torna in azione banda del buco, rapina in banca a Napoli.Un altro bel regalo che ci fa
lo scrittore Roberto Saviano.
E si,nella seria si vede Ciro di Mrzio fa una rapina a NAPOLI al Vomero.
Adesso capisco il successo della serie.Coplimenti ,impariamo al mondo del crimine
come rubare.
Aspettiamo con ansia e gioia la quinta stagione.
Il mondo criminale aspetta nuovi sugerimenti nuovi spunti per nuove storie.
Imiei distini saluti
Gianni Liberuzzo