Dal 1 gennaio è arrivata su Netflix, Glacé, una serie francese distribuita da M6 nel 2017, che vede come protagonisti Charles Berling (Elle, Caos Calmo) e Julia Piaton (In viaggio con Jacqueline), che si prospetta come un thriller claustrofobico, ambientato nel freddo ostile dei Pireneei Francesi.
Glacé, il pilot: sinossi

Glacé, il pilot: le nostre impressioni
Ci sono delle cose che i francesi sanno fare molto bene, tra queste, raccontare storie cupe in paesini isolati di montagna, abitati da poche centinaia di anime (ricordate il bellissimo Les Revenants?). Il disagio che si riesce a percepire in queste comunità, le luci fredde e il senso di gelo, non solo climatico, che si respira costantemente, la stessa recitazione e fotografia conferiscono al tutto un senso di desolazione e ineluttabilità che ai nostri cugini d’oltralpe vengono proprio naturali.

Questo episodio è meramente introduttivo, anche se la stagione è di breve durata (6 episodi in tutto), ma svolge molto bene il suo lavoro: presenta egregiamente i protagonisti e le situazioni in evoluzione, con un montaggio alternato che da ritmo alla narrazione e rende la visione scorrevole, nonostante i francesi non siano (in questo caso no) maestri di scorrevolezza.
Se dobbiamo evidenziare un problema, possiamo dire che i protagonisti sembrano un po’ troppo “canonici”, ossia lui è il classico vecchio sbirro che sa il mestiere ma è stato reso cinico e irritante della vita, come l’Harry Hole di Jo Nesbø, lei la giovane poliziotta che vuole darsi molto da fare nella sua crociata contro il crimine, poi abbiamo il serial killer incarcerato raffinato e inquietante e la psichiatra nervosa che nasconde palesemente qualcosa.

Però la storia ha potenzialità, non solo per l’ambientazione, ma anche perché l’intreccio sembra essere ricco e la serie riesce a incuriosire lo spettatore che tende a voler capire di più. Aspettiamoci un thriller cupo e intricato, freddo e desolante.
Glacé - pilot
Valutazione globale - 6.5
6.5
intrigante
Glacé, il pilot: un giudizio in sintesi

La resa comunque è ottima dal punto di vista visivo, a metà strada tra una storia francese e nordica, con molta tensione, molto mistero e molto orrore da esplorare.
Quindi, anche se non sembra avere le carte per diventare una serie innovativa e sconvolgente, promette sicuramente un intrattenimento interessante e intrigante, possibile da fruire in tempi brevi, visti i pochi episodi da vedere.
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