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Michael Mann dirigerà Hue 1968 una miniserie sulla guerra in Vietnam

Il filmmaker Michael Mann sta cercando di tornare al piccolo schermo in modo scintillante. Mann aveva iniziato come scrittore e produttore di show come Starsky e Hutch e Miami Vice, e alla regia per un solo episodio sia di Police Woman del 1977 e Crime Story nel 1987 per poi approdare alla direzione del pilot della sfortunata e di breve vita Luck, serie di HBO del 2011. Maggior fortuna l’ha avuta al cinema con film come Heat e Collateral e ora vuole provare con le miniserie TV grazie ad una storia ambientata nella guerra in Vietnam per la FX.

Michael Mann e Hue 1968

hue 1968Secondo Deadline, Michael Mann e Michael De Luca (The Social Network) stanno lavorando per produrre a livello esecutivo una miniserie basata sul romanzo di Mark Bowden Hue 1968, che è un resoconto completo dell’offensiva del Tet, durante la guerra del Vietnam, che divenne un punto di svolta per il coinvolgimento americano. Michael Mann dirigerà più episodi della serie, incluso il pilot, e l’intera produzione dovrebbe essere composta da circa 10 puntate. Il progetto sta andando avanti spedito, perché la speranza è poter cominciare a girare in Asia entro la fine dell’anno.

Bowden è anche l’autore di Black Hawk Down, grazie al quale si è guadagnato la reputazione di scrittore di libri storici impegnativi, ma Hue 1968 è un ambizioso per il modo in cui racconta l’offensiva del Tet ad Hanoi nei primi mesi del 1968, durante la quale i nord vietnamiti misero in atto un enorme attacco a sorpresa nel tentativo di vincere la guerra con un colpo solo. La miniserie racconterà questa storia da più punti di vista, quello americano, quello dei vietcong, quello della popolazione civile occidentale e vietnamita. Il racconto sarà sicuramente corale e molto sfaccettato.

Michael Mann sta lavorando su diversi progetti al momento, incluso il suo biopic su Enzo Ferrari per il quale, recentemente, sono stati scelti Hugh Jackman e Noomi Rapace come protagonisti.

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About Andrea Sartor

Cresciuto a pane (ok, anche qualche merendina tipo girella o tegolino... you know what I mean... ) e telefilm stupidi degli anni 80 e 90, il mondo gli cambia con Milch, Weiner, Gilligan, Moffat, Sorkin, Simon e Winter. Ha pianto davanti agli uffici dell'HBO. Sogno nel cassetto: pilotare un Viper biposto con Kara Starbuck Thrace e uscire con Number Six (una a caso, naturalmente). Nutre un profondo rispetto per i ragazzi e le ragazze che lavorano duramente per preparare gli impagabili sottotitoli. Grazie ragazzi, siete splendidi

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