Titolo: Morire il 25 aprile
Editore: Frassinelli
Pagine: 336
Costo: 19,00 Euro
Uscita: 18 Aprile 2017
Morire il 25 aprile di Federico Bertoni. “Chiarendo a sé stesso che cosa chiedere al domani, il protagonista di questo romanzo ottiene una risposta dal passato”. Wu Ming 2
Morire il 25 aprile
Giuliano Romanini muore il 25 aprile di un anno qualunque all’inizio del nuovo millennio. Muore in un’Italia incupita e divisa, individualista e rassegnata, che non assomiglia a quella per la quale Romanini aveva combattuto durante la Resistenza. Ma il narratore del romanzo sa che il vecchio partigiano non era tipo da ricordi edulcorati. Chi era davvero? Un eroe? Un bandito? Combattente per la libertà o violento rancoroso e vendicativo? Forse l’una e l’altra cosa.
Ed è forse per i tanti, troppi silenzi; per le tante, troppe ipocrisie, che poi le cose, nell’Italia del dopoguerra, non sono andate come si credeva, come si voleva, come sarebbe stato giusto. “Mettere ordine nella vita di un altro, un padre putativo”, come scrive Wu Ming 2, “sembra il requisito per orientarsi nella propria, ma è chiarendo a sé stesso cosa chiedere al domani che il protagonista ottiene una risposta dal passato. Ricostruire la vita di Romanini, affrontarne i nodi irrisolti, fronteggiare i fantasmi sembra diventare per il narratore un modo per capire il presente alla luce del passato, e per capire sé stesso attraverso le contraddizioni di un “eroe” della Resistenza.
Federico Bertoni
Federico Bertoni è nato a Fidenza nel 1970. Appassionato di finzioni narrative, insegna Teoria della letteratura all’Università di Bologna e si occupa soprattutto della tradizione del romanzo moderno. Da anni studia e racconta anche la storia della letteratura della Resistenza. Tra gli altri saggi, ha pubblicato Realismo e letteratura (Einaudi 2007) e Universitaly, La cultura in scatola (Laterza 2016). È membro della Giuria dei Letterati del Premio Campiello. Questo è il suo primo romanzo.
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Fonte: Ufficio Stampa Frassinelli