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gli ultimi giorni di vladimir p

Gli ultimi giorni di Vladimir P. di Michael Honig: una satira figlia di Gogol

 gli ultimi giorni di vladimir pAutore: Michael Honig
Titolo: Gli ultimi giorni di Vladimir P.
Editore: Frassinelli
Pagine: 336
Costo: 18,50€
Uscita: 30 Gennaio 2018

Gli ultimi giorni di Vladimir P. è un romanzo scritto da un medico e, se nel grottesco e nella satira fa pensare al grande esempio di Gogol, nell’accurata, realistica, commovente descrizione della malattia mentale dell’ex leader, richiama al lettore la sofferta precisione delle pagine di Bulgakov e di Cechov.

Gli ultimi giorni di Vladimir P.

gli ultimi giorni di vladimir pIn una dacia vicino a Mosca, vive, in un futuro prossimo, l’ottantaduenne Vladimir Putin, in balia della demenza senile. Per quanto sorretta da un corpo in salute, la mente dell’ex leader è sempre più preda di allucinazioni, memorie di una gloria trascorsa che si sostituiscono ai fondali e ai personaggi del presente. Elezioni truccate, giornalisti assassinati, tangenti miliardarie, tutti i fantasmi del passato sono lì a fargli compagnia.

Per il vecchio esistono solo i giorni del suo potere immenso. Ad occuparsi di lui e della dacia, c’è un manipolo di servi e collaboratori votati al furto e alla menzogna. Tra loro, per contrasto, vero protagonista del romanzo, erede di tutti gli “sciocchi”, di tutti i “folli” e giusti della letteratura russa, e non solo, campeggia la figura dell’infermiere Sheremetev, soprannominato “San Nikolaj” perché con pazienza si prende cura di un Putin indifferente o irascibile.

Eppure, lì, dove si gareggia grottescamente a chi arraffa di più, nemmeno l’onestissimo Sheremetev sfugge al contagio del male. A sua giustificazione, lo stato di necessità e la goffaggine.

Michael Honig

Michael Honig, al suo primo romanzo, è stato per tutta la vita un medico. Vive a Londra.

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Fonte: Ufficio Stampa Frassinelli

About Andrea Sartor

Cresciuto a pane (ok, anche qualche merendina tipo girella o tegolino... you know what I mean... ) e telefilm stupidi degli anni 80 e 90, il mondo gli cambia con Milch, Weiner, Gilligan, Moffat, Sorkin, Simon e Winter. Ha pianto davanti agli uffici dell'HBO. Sogno nel cassetto: pilotare un Viper biposto con Kara Starbuck Thrace e uscire con Number Six (una a caso, naturalmente). Nutre un profondo rispetto per i ragazzi e le ragazze che lavorano duramente per preparare gli impagabili sottotitoli. Grazie ragazzi, siete splendidi

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