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Operazione Massacro di Rodolfo Walsh: un repotage storico

 operazione massacroAutore: Rodolfo Walsh
Titolo: Operazione Massacro
Editore: La Nuova Frontiera
Pagine: 256
Costo: 15,00 Euro
Uscita: Marzo 2017 

Operazione Massacro. Nove anni prima di A sangue freddo di Truman Capote, Rodolfo Walsh aveva già inventato il New Journalism. Ma il suo giornalismo d’inchiesta parlava spagnolo

Operazione Massacro

operazione massacroRodolfo Walsh, soprannominato da Gabriel García Márquez “l’uomo arrivato prima della CIA” perché nel 1961 aveva rivelato il coinvolgimento della CIA nello sbarco degli esuli anticastristi alla Baia dei Porci, è stato uno dei fondatori del nuevo periodismo latinoamericano. Operazione Massacro è stato il primo di una serie di clamorosi reportage e, rimane tutt’ora, una insuperata lezione di giornalismo d’inchiesta.

Pubblicato nel 1957, racconta di un episodio efferato che sarebbe passato sotto silenzio se Walsh non vi si fosse imbattuto casualmente: un massacro di civili innocenti perpetrato dalla prima giunta militare golpista. Walsh segue la pista come un segugio, indaga, ricostruisce i fatti, scopre la cospirazione, i moventi e i fini e scrive un libro di denuncia che rientra tra i capolavori del giornalismo universale ma si legge come un romanzo.

Intellettuale multiforme e coerente che ha lasciato un segno profondo nella cultura non solo argentina e latino-americana.
Francesca Lazzarato

Rodolfo Walsh

Rodolfo Walsh nasce nel 1924, a Choele-Choel, in Argentina. Scrittore, giornalista e militante politico fondò nel 1959 a Cuba l’agenzia di stampa Prensa Latina con Jorge Masetti e Gabriel García Márquez. Nel 1961, decifrando un cablogramma della CIA, rivelò al mondo il coinvolgimento nordamericano nell’invasione della Baia dei Porci.

Dal 25 marzo del 1977, dopo aver inviato la celebre “Lettera aperta di uno scrittore alla Giunta Militare”, il suo nome compare nella lunga lista dei desaparecidos. Ma né il suo sequestro né la sua uccisione sono mai riusciti a ridurre al silenzio le sue parole, un esempio universale di rigore morale e lotta per la libertà.

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Fonte: Ufficio Stampa La Nuova Frontiera

About Andrea Sartor

Cresciuto a pane (ok, anche qualche merendina tipo girella o tegolino... you know what I mean... ) e telefilm stupidi degli anni 80 e 90, il mondo gli cambia con Milch, Weiner, Gilligan, Moffat, Sorkin, Simon e Winter. Ha pianto davanti agli uffici dell'HBO. Sogno nel cassetto: pilotare un Viper biposto con Kara Starbuck Thrace e uscire con Number Six (una a caso, naturalmente). Nutre un profondo rispetto per i ragazzi e le ragazze che lavorano duramente per preparare gli impagabili sottotitoli. Grazie ragazzi, siete splendidi

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