Si è conclusa ieri la 34esima edizione del prestigioso Torino Film Festival, uno dei principali eventi cinematografici italiani. Il Torino Film Festival avrà una coda anche oggi con le repliche dei film nei diversi cinema della città.
Anche quest’anno a Torino sono state presentate diverse tipologie di pellicole, a copertura sia di un pubblico più “commerciale” (non il vero commerciale, naturalmente, qui parliamo sempre di qualità, ma con nomi più noti) con nomi di rilievo, come Clint Eastwood, Paul Verhoeven e Kevin Smith, sia per un pubblico che ama esplorare cinematografie diverse alla scoperta di modi differenti di vedere e raccontare la realtà.
L’internazionalità del Torino Film Festival, e il suo occhio privilegiato verso l’Oriente, si confermano anche quest’anno con diverse pellicole del Far East e con la sezione “Onde”.
Il Torino Film Festival è stato un evento anche quest’anno completo e molto interessante e, come ogni Festival che si rispetti, alla fine arrivano anche i premi.
I premi del Torino Film Festival
La Giuria del Torino Film Festival 34, Concorso Internazionale Lungometraggi, composta da Ed Lachman (USA, presidente), Don McKellar (Canada), Mariette Rissenbeek (Germania), Adrian Sitaru (Romania), Hadas Yaron (Israele), assegna i premi:
Miglior film a: Juan Zeng Zhe / The Donor di Qiwu Zang (Cina, 2016)
Con la seguente motivazione: “Siamo onorati di assegnare il premio a un film così meravigliosamente penetrante e così poetico nella narrazione, nella performance, nella comprensione del mondo in cui proviamo a vivere. Pensiamo di aver trovato una nuova voce del cinema cinese che ci arricchirà tutti. Grazie”.
Premio Speciale della giuria a: Los decentes di Lukas Valenta Rinner (Austria/Corea Del Sud/Argentina, 2016)
Con la seguente motivazione: “Questo film ci porta in un viaggio con Belén, una collaboratrice domestica di una ricca famiglia in un quartiere sorvegliato e recintato, che trova una via di fuga dal suo mondo claustrofobico quando scopre una comunità di nudisti che vive al di là del recinto. Los decentes esplora con grande sensibilità e penetrante spirito di osservazione l’impatto che questa nuova libertà ha sulla vita della donna. Allo stesso tempo, questa libertà provoca la reazione della borghesia del quartiere. Diamo il Premio Speciale della Giuria a questo film audace e originale”.
Premio per la Miglior attrice a: Rebecca Hall per il film Christine di Antonio Campos (USA, 2016)
Con la seguente motivazione: “L’attrice, con una fortissima presenza scenica e le molte sfumature della sua performance è riuscita a ritrarre perfettamente un personaggio commovente che è in conflitto emotivo con se stesso.”
Premio per il Miglior attore a: Nicolas Duran per il film Jesus di Fernando Guzzoni (Cile/Francia, 2016)
Con la seguente motivazione: “Per un ritratto molto credibile, che veicola una gamma di emozioni, da parte di un talento così giovane e promettente”.
Premio per la Miglior sceneggiatura a: Juan Zeng Zhe / The Donor di Qiwu Zang (Cina, 2016)
Con la seguente motivazione: “Forse saremmo stati influenzati dall’ambiente che ci circonda, ma la giuria è rimasta colpita da questo film duro ed emotivamente devastante, che mostra come la tradizione del Neorealismo italiano sia ancora viva in angoli remoti del globo”.
Premio del pubblico a: Wir Sind die Flut / We Are the Tide di Sebastian Hilger (Germania, 2016)
Il film, oltre al premio del pubblico, ha vinto anche il premio Valdata.
TFFdoc ha assegnato anche i premi relativi alla parte documentaristica del Torino Film Festival
Miglior film per Internazionale.doc a: Houses Without Doors di Avo Kaprealian (Siria/Libano, 2016)
Con la seguente motivazione: “In una situazione impossibile, ci fa vedere l’impossibile – dal balcone di casa egli guarda il mondo intero. Ci fa sentire come i siriani e gli armeni rappresentino tutta l’umanità e ci restituisce la fiducia nella capacità del cinema di aiutare tutti gli essere umani a esistere e a resistere in ogni epoca”.
Premio Speciale della giuria per Internazionale.doc a: Attaque di Carmit Harash (Francia, 2016)
Con la seguente motivazione: “Perché si pone nel cuore del caos sollevando interrogativi sulle tante immagini che ci circondano, con uno spirito libero e con uno humour che aiutano a prendere le distanze e a sconfiggere la depressione, perché propone di non credere alle immagini ma trattarle in modo originale e nuovo”.
Miglior Film per Italiana.doc a: Saro di Enrico Maria Artale (Italia, 2016)
Con la seguente motivazione: “Un viaggio alla ricerca di un padre mai conosciuto. Un documentario intimo e spiazzante diretto con incredibile lucidità e rigore. L’autore riesce a trattare la sua storia con intensità e coraggio, attraverso una struttura narrativa coinvolgente dove la dimensione personale diventa universale”.
Premio Speciale della giuria per Italiana.doc a: Moo Ya di Filippo Ticozzi (Italia, 2016)
Con la seguente motivazione: “Un documentario intenso e raffinato. Uno sguardo poetico che scava un territorio segnato da un trauma di violenza e morte la cui memoria è viva nel protagonista Opio e nelle persone che incontriamo. Il regista riesce a creare con sensibilità e rigore una vera mimesi tra la temporalità filmica ed il tempo sospeso della vita quotidiana dove la natura è una lunga lacrima colorata”.
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