Autori: Erica Arosio e Giorgio Maimone
Titolo: Non mi dire chi sei – Il Caso Giuditta
Editore: TEA
Pagine: 352
Costo: € 15,00
Uscita: 6 ottobre 2016
In occasione del Trailers FilmFest, giovedì 6 Ottobre alle ore 20.00 presso il Foyer del Teatro Dal Verme, a Milano, Enrica Aroisio e Giorgio Maimone, autori di Non mi dire chi sei – Il caso Giuditta, incontreranno i lettori e presenteranno il loro nuovo lavoro.
Non mi dire chi sei – Il caso Giuditta, presentazione
Milano, estate 1962. In pieno boom economico, l’avvocato Greta Morandi e l’investigatore Mario Longoni (in arte Marlon) si trovano alle prese con un caso apparentemente semplice. Giuditta, una ragazza di provincia arrivata nel capoluogo in cerca di fortuna, dopo aver trovato impiego in una grande merceria in zona Porta Venezia, scompare all’improvviso. La madre della ragazza chiede aiuto a Greta, supportata dalla contessa Valsecchi, una reticente nobildonna milanese. Marlon indaga, dapprima a Vedano Olona, paese natale di Giuditta, poi a Milano, girovagando fra night, palestre di boxe e palazzi aristocratici.
In una città sconvolta dai lavori per la metropolitana e alle prese con una malavita che sta cambiando pelle, la coppia di investigatori si immergerà in una vicenda dai contorni sempre più torbidi.
Non mi dire chi sei, come già Vertigine (e, come speriamo, tutti quelli che seguiranno), è il risultato di un nostro viaggio nella memoria, in cui cerchiamo di far rivivere la Milano di quando eravamo bambini, una città sensoriale e un po’ magica con i suoi odori e il suo bianco e nero, fatto di nebbia, di passanti vestiti di grigio, di nero, di blu, ma anche di negozi con le vetrine a una sola luce e con qualche oggetto sui banconi. Pochi colori nelle case e nelle strade, facciate grigie incrostate di polvere di carbone e smog, mobili scuri, pareti bianco sporco, ingentilite da greche e tappezzerie. Anche gli odori non avevano ancora perso il sentore del dopoguerra, di minestre lasciate sulle stufe per ore, che sprigionavano l’aroma dell’aglio, del prezzemolo, del lardo e del cavolo. Odore di carbone per le strade, il profumo fresco del latte e del gelato nelle latterie, gli odori forti dei salumi appena affettati nelle posterie e del pane dei forni a ogni angolo di strada. Ma anche alcuni meno piacevoli, come quelli acidi delle tintorie o quelli dei letamai, che sopravvivevano nelle corti delle case di periferia. Gli odori di una città che si ricordava ancora dell’Ottocento e guardava molto timidamente, ma con grande speranza, a quel boom che tutto stava cambiando. La memoria è una forma di resistenza umana, preziosa per capire da dove veniamo e indispensabile come lettura del presente.
Erica Arosio e Giorgio Maimone
Gli autori
Erica Arosio è stata a lungo giornalista del settimanale Gioia, dove si è occupata di cultura e spettacolo. È critico cinematografico (per molti anni ha curato la rubrica cinema di Radio Popolare) e autrice di una biografia di Marilyn Monroe (1989). Ha collaborato, tra gli altri, con la Repubblica, Il Giorno, Cineforum e Rockerilla. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo, L’uomo sbagliato.
Giorgio Maimone è stato caporedattore del Sole 24 Ore per oltre 30 anni. Ha lavorato in teatro, ha diretto la prima radio libera della sinistra milanese, Radio Canale 96, e ha collaborato con le reti Mediaset come ideatore e autore di programmi. Ha fondato il portale di canzone d’autore «La Brigata Lolli». Si occupa di recensioni librarie e discografiche. Con Erica Arosio ha pubblicato L’Amour Gourmet (2014). I suoi racconti gialli sono usciti nelle antologie GialloLago (2013), Delitti di lago (2014) e Nuovi delitti di lago (2015).
Insieme hanno inoltre pubblicato Vertigine (2013), che ha visto l’esordio della coppia Greta e Marlon.
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