Titolo: La bambina che trovava le cose perdute
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 288
Costo: 16,90 Euro
Uscita: 24 Aprile 2018
La bambina che trovava le cose perdute: dall’inconfondibile e delicata penna di Patrizia Emilitri, la storia intensa e suggestiva di una bambina speciale, capace di ritrovare gli oggetti più cari o preziosi che la gente smarrisce, e di intrecciare così desideri e destini.
La bambina che trovava le cose perdute
A Vier, un piccolo borgo sospeso nello spazio nel tempo in provincia di Trento, Noemi Rainer possiede una graziosa vineria, il Rosa Bianca – dove vende composte, sciroppi, uvetta sotto spirito, oltre, naturalmente, al vino – e nasconde un segreto.
Un dono che per anni ha chiuso in un angolo del suo cuore, ma che ora, in una mattina di primavera che già profuma d’estate, torna a bussare prepotente nella sua vita. Il segnatempo che domina da più di trent’anni la piazza del paese, infatti, tutt’a un tratto è scomparso. I vieresi ci passano davanti ogni mattina e lo guardano ammirati. Qualcuno dice che è magico, qualcun altro, più devoto, è convinto che sia benedetto. Ma, si sa, ognuno vede quel che vuol vedere e ognuno crede ciò che vuol credere.
Negli anni, però, a Vier si sono convinti in molti che quella scultura porti davvero fortuna, come promesso dal suo creatore. E ora va assolutamente ritrovata. C’è solo una persona che può farlo ed è lei, Noemi, la bambina, ormai adulta, con il dono: quello di ritrovare le cose perdute.
Patrizia Emilitri
Patrizia Emilitri è nata in provincia di Varese, dove vive insieme al marito, i due figli e tre cani. Ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il Premio Chiara sezione inediti con il volume Racconti. Collabora con l’associazione culturale Le curiose e organizza corsi di scrittura.
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Fonte: Ufficio Stampa Sperling & Kupfer