Black Lightning potrebbe diventare una nuova serie dell’Universo supereroistico che ormai imperversa in ogni tipologia di canale o piattaforma in questi anni. Più precisamente qui parliamo dell’universo DC Comics e, tanto per andare sul sicuro, ci si affida a Greg Berlanti. Il canale su cui dovrebbe arrivare questo progetto in questo caso è un broadcast e per la precisione la Fox.
La rete ha dato il via libera allo sviluppo di un episodio pilota, in modo poi da poterne valutare le potenzialità prima di ordinarlo a serie. La storia si incentrerebbe, per l’appunto, sul vigilante omonimo (Fulmine Nero in italiano) già esistente nei fumetti DC Comics.
Le notizie trapelate
Le notizie sono trapelate già la scorsa settimana e raccontano che il progetto è stato scritto dalla creatrice di Being Mary Jane, Mara Brock Akil, e da suo marito Salim Akil. Entrambi parteciperanno anche come produttori esecutivi al fianco di Berlanti e Sarah Schechter.
Il progetto di storia viene raccontato così: “Jefferson Pierce ha fatto la sua scelta. Ha abbandonato il vestito e la sua identità segreta anni fa, ma una figlia determinata nel volere giustizia e uno studente reclutato da una gang locale, lo riporteranno ad essere il vigilante leggendario che era e a riprendere la lotta al crimine.”
Black Lightning
Black Lightning è stato uno dei primi personaggi afroamericani a ricoprire un importante ruolo da supereroe nell’universo DC Comics. Creato alla fine degli anni 70 da Tony Isabella, lo stesso creatore di Luke Cage, primo supereroe di colore Marvel, il personaggio ha avuto vita abbastanza breve come protagonista. La sua serie originale (e pure il revival degli anni 90) sono stati cancellati abbastanza in fretta, mentre il personaggio è rimasto per apparire come guest star in altre testate DC.
Nella storia originale, che non sappiamo quanto sarà rispettata da questa trasposizione, Jefferson Pierce, ossia colui che si cela dietro la maschera di Fulmine Nero, scappato da Metropolis dopo l’omicidio del padre giornalista, vi fa ritorno dopo essere stato un atleta olimpico, per fare il preside in un Liceo del suo quartiere d’origine, Southside, altresì noto come Suicide Slum, quartiere degradato e in mano alle gang. Qui inizia la sua carriera da vigilante mascherato
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