In occasione del Biografilm Festival di Bologna appena conclusosi, uno degli ospiti attesi è stato Gael Garcìa Bernal, l’attore messicano noto per film come I diari della motocicletta, Y tu Mamà Tambien, La mala educaciòn e No – I colori dell’arcobaleno, ma anche per la serie televisiva Mozart in the jungle.
Atteso sul palco il 17 Giugno al Cinema Arlecchino per la proiezione del nuovo film di Pablo Larrain, Neruda, presentato al Festival di Cannes, è purtroppo arrivato in ritardo a causa dei ritardi dei voli. Nonostante i problemi tecnici di spostamento che lo hanno costretto in Germania più del dovuto, è riuscito a salutare il pubblico e a rimandare la sua presentazione al giorno successivo. L’occasione si è unita all’omaggio all’Ambulante Documentary Film Festival che Bernal ha fondato 12 anni fa in collaborazione con Elena Fortes e altri, durante cui ha potuto parlare della sua carriera di attore, narratore e organizatore.
Gael Garcìa Bernal racconta…
A proposito della nascita del progetto Ambulante, un festival itinerante per il Messico, ha raccontato: “Quando alcuni miei amici iniziarono a fare dei documentari più particolari, quasi clandestini, con i loro viaggi in giro per il mondo iniziarono a portarmi videocassette, e io mi chiedevo come fosse possibile che alcuni documentari cosi belli di loro colleghi non avessero la possibilità di essere mostrati in sala, perché erano davvero particolari. Mi ricordo ad esempio di un film che mostrava Città del Messico, che per la prima volta ho visto raccontata da qualcuno che non era del luogo, ed era così interessante vedere la mia città natale narrata da una nuova prospettiva. Ho avuto improvvisamente la voglia di condividerli e far si che il pubblico potesse vivere questi documentari.”
Per quanto riguarda Neruda, concede una confessione, che fa a dir poco riflettere sul mercato del cinema in generale. “Neruda è una pellicola su cui ho avuto una decisione chiara e ovvia, immediata, perché è un film che ha a che fare con me e con le persone con cui ho lavorato. Se mi offrissero di fare un grande film negli Stati Uniti contemporaneamente ad uno come Neruda, per me rinunciare a Neruda sarebbe una perdita di tempo. Esiste ancora il mito di Hollywood ma il cinema è cambiato, i film si fanno ovunque, e non rimpiango di non essere entrato in quel meccanismo. A Hollywood preferisco Neruda perché è un film che parla di me, mi permette di volare e raggiungere l’obiettivo per cui faccio cinema, ovvero essere libero e avere molte personalità dentro di me.
Qualche informazione su Neruda
Neruda parlerà del periodo successivo all’elezione a senatore del Partito comunista cileno del poeta Pablo Neruda. In seguito al mandato di arresto del poeta a causa delle obiezioni da lui sollevate per l’arresto dei minatori in sciopero fu infatti costretto alla fuga, su cui l’attenzione del regista si concentra. Bernal interpreterà l’ispettore Oscar Peluchonneau, instancabile nemesi di Neruda.
La data di uscita nelle sale italiane è ancora da definirsi.