Incontri di Futurologia al Trieste Science+Fiction Festival. Astronomi, geologi, fisici, scrittori, sceneggiatori. Anche quest’anno il Trieste Science+Fiction Festival propone gli Incontri di Futurologia: un ciclo di conversazioni, a cura di Fabio Pagan, con scienziati e narratori per esplorare le nuove frontiere della ricerca scientifica e riflettere sugli intrecci fra scienza, letteratura e cinema. A ingresso gratuito, sono ospitati dal Magazzino delle Idee mercoledì 2, giovedì 3 e sabato 5 novembre dalle 10.30 alle 13.00.
Mercoledì 2 Novembre al Trieste Science+Fiction
Mercoledì 2 novembre apre gli incontri Carlo Fonda dello SciFabLab del Centro Internazionale di Fisica Teorica, che promette di far vedere e toccare con mano alcune piccole grandi meraviglie della tecnologia quotidiana, che fino a pochi anni fa si potevano solo immaginare con l’aiuto dei racconti di fantascienza. A seguire, una conversazione con gli ingegneri-epistemologi dell’Università di Trieste: Paolo Gallina (recente vincitore del premio Galileo per la divulgazione scientifica con L’anima delle macchine) e Giuseppe O. Longo, per riflettere sul rapporto tra umani e tecnologia che continua ad ispirare film di successo e serie tv. E poi si va alla ricerca di nuove Terre nel cosmo con Paolo Molaro dell’Osservatorio astronomico di Trieste: dal recentissimo esopianeta Proxima Centauri b, scoperto appena dietro l’angolo, ai balzi spazio-temporali di Insterstellar.
Giovedì 3 Novembre al Trieste Science+Fiction
Giovedì 3 novembre si inizia puntando ai Poli, perché laboratori naturali per studiare i cambiamenti climatici e gli effetti del riscaldamento globale sul nostro pianeta. Michele Rebesco, geologo marino dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS, spiegherà se è plausibile che si ripetano le catastrofi climatiche già avvenute nel corso della storia della Terra. Del passato remoto della nostra specie parlerà poi Claudio Tuniz dell’ICTP, fisico con la passione della paleoantropologia, che ci porterà sui monti Altaj, tra la Siberia e il Gobi, dove 50 mila anni fa convivevano almeno tre specie di Homo: i sapiens cui ci vantiamo di appartenere, i Neanderthal e gli umani di Denisova. La mattina si chiude esplorando gli orizzonti inediti che si sono aperti quattro anni fa dopo la “cattura” del bosone di Higgs, con Marina Cobal, che al CERN di Ginevra guida il team italiano dell’esperimento Atlas al mega-acceleratore LHC.
Sabato 5 Novembre al Trieste Science+Fiction
Sabato 5 novembre si apre con il vincitore del premio Urania, Luca Cremonesi Baroncini. A seguire, Giuseppe Lippi, curatore di Urania, ci racconterà i tre progetti da lui portati a compimento nei mesi scorsi: il monumentale omnibus che raccoglie tutti i romanzi e i racconti che H. P. Lovecraft dedicò al mostruoso mito di Cthulhu; il volume che racchiude il romanzo e i racconti che vedono Conan protagonista usciti dalla penna del suo creatore Robert E. Howard; la nuova traduzione di un classico di Ray Bradbury, Fahrenheit 451. A chiudere, i 25 anni delle avventure a fumetti di Nathan Never rivissuti assieme a Bepi Vigna, uno dei suoi sceneggiatori storici, e Glauco Guardigli, Mario Alberti e Romeo Toffanetti.
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Fonte: TS+F