Un nuovo teen movie è approdato l’8 giugno sulla piattaforma streaming Netflix. Alex Strangelove è una commedia adolescenziale originale scritta e diretta da Craig Johnson con Daniel Doheny, Antonio Marziale, Madeline Weinstein e Daniel Zolghadri. Il tema è la scoperta e la comprensione della propria identità sessuale in quella delicata fase che segna la fine dell’adolescenza e l’ingresso nella vita adulta.
Alex Strangelove: la sinossi

Alex Strangelove: le nostre impressioni

In un momento in cui questo tema ha catalizzato in modo particolare l’interesse del cinema e non solo, anche il colosso dello streaming ha pensato di proporne una sua versione. E lo ha fatto attraverso una teen comedy dai toni leggeri e scanzonati, a tratti demenziali, che si inserisce e cita esplicitamente lo stile cinematografico inaugurato negli anni 80 da John Hughes.
Il regista, Craig Johnson, ha scelto di indagare il viaggio interiore, che accompagna la scoperta della propria identità sessuale, attraverso una storia che, fin da subito, pecca di scarsa verisimiglianza e in cui alcuni elementi, potenzialmente efficaci sulla carta, perdono di mordente una volta trasporti sullo schermo.
Se il protagonista della storia, Alex, interpretato da un talentuoso Daniel Doheny, ha tutte le carte in regola per presentarsi come un personaggio multisuperficie, spesso la natura complessa della sua interiorità e l’interrogarsi sulla propria sessualità vengono risolti in cliché che perdono di qualsivoglia possibile aggancio con la realtà. Interessante il tentativo di alternare momenti più ilari ad altri dai toni più drammatici; ma resta il fatto che, da questa miscellanea, non emerge una storia capace di aggiungere nulla di nuovo a un filone cinematografico più e più volte 
Il risultato finale è una commedia nel suo complesso godibile, con attori giovani e promettenti e alla quale bisogna riconoscere il merito di aver voluto affrontare in modo aperto ed esplicito un tema delicato, senza voler imporre nessuna divisione netta tra eterosessualità e omosessualità e dove, al di là del proprio orientamento sessuale, c’è la volontà di restituire quel senso di spaesamento e di insicurezza che le prime esperienze erotiche hanno generato in ognuno di noi.
Teen comedy promettente ma con qualche sbavaturaAlex Strangelove
Valutazione globale - 6.5
6.5
Alex Strangelove: un giudizio in sintesi

Manca un po’ di azzardo però che avrebbe potuto rendere la storia più originale e meno ancorata a richiami col passato e a citazionismi vari e diffusi ai quali il regista, Craig Johnson, è invece abituato. Ma, nonostante qualche sbavatura e qualche cliché di troppo, l’impianto narrativo nel suo complesso regge e, in un crescendo emotivo, accompagna lo spettatore fino alla fine della storia, curioso di scoprire se Alex avrà davvero il coraggio di fare fino in fondo chiarezza dentro se stesso.
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