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Alex Strangelove

Alex Strangelove: la recensione della nuova commedia Netflix

Un nuovo teen movie è approdato l’8 giugno sulla piattaforma streaming Netflix. Alex Strangelove è una commedia adolescenziale originale scritta e diretta da Craig Johnson con Daniel DohenyAntonio MarzialeMadeline WeinsteinDaniel Zolghadri. Il tema è la scoperta e la comprensione della propria identità sessuale in quella delicata fase che segna la fine dell’adolescenza e l’ingresso nella vita adulta.

Alex Strangelove: la sinossi

Alex StrangeloveAlex Truelove (Daniel Doheny) è un liceale sensibile, intelligente e di successo, al quale nulla sembra andare per il verso sbagliato. Alex, oltre ad essere uno studente brillante, circondato da amici fidati, ha anche un’adorabile fidanzata, Claire (Madeline Weinstein), con la quale gestisce un canale Youtube. La relazione tra i due, nata come un’amicizia, li ha portati al fatidico momento che spetta al varco tutti gli adolescenti: la perdita della verginità.  Ma proprio mentre Claire e Alex stanno pianificando l’importante momento, tra le ansie e le tensioni del caso, qualcosa sembra mettere in crisi il giovane ragazzo. Alex, infatti, durante una festa scolastica, conosce il coetaneo Elliott (Antonio Marziale), ragazzo gay, per il quale prova subito una forte e inaspettata attrazione. Da questo momento tutte le sue certezze iniziano a vacillare e Alex si troverà a fare i conti con i propri sentimenti e con la scoperta della propria identità sessuale. Ma riuscirà a fare chiarezza dentro di sé senza rovinare per sempre il suo rapporto con Claire?

Alex Strangelove: le nostre impressioni

Alex StrangeloveAlex Strangelove è la nuova produzione originale firmata Netflix incentrata sulla scoperta della propria identità sessuale in età adolescenziale.

In un momento in cui questo tema ha catalizzato in modo particolare l’interesse del cinema e non solo, anche il colosso dello streaming ha pensato di proporne una sua versione. E lo ha fatto attraverso una teen comedy dai toni leggeri e scanzonati, a tratti demenziali, che si inserisce e cita esplicitamente lo stile cinematografico inaugurato negli anni 80 da John Hughes.

Il regista, Craig Johnson, ha scelto di indagare il viaggio interiore, che accompagna la scoperta della propria identità sessuale, attraverso una storia che, fin da subito, pecca di scarsa verisimiglianza e in cui alcuni elementi, potenzialmente efficaci sulla carta, perdono di mordente una volta trasporti sullo schermo.

Se il protagonista della storia, Alex, interpretato da un talentuoso Daniel Doheny, ha tutte le carte in regola per presentarsi come un personaggio multisuperficie, spesso la natura complessa della sua interiorità e l’interrogarsi sulla propria sessualità vengono risolti in cliché che perdono di qualsivoglia possibile aggancio con la realtà. Interessante il tentativo di alternare momenti più ilari ad altri dai toni più drammatici; ma resta il fatto che, da questa miscellanea, non emerge una storia capace di aggiungere nulla di nuovo a un filone cinematografico più e più volte Alex Strangeloveproposto negli ultimi anni. Anche il ritratto del mondo adolescenziale, in cui si muovono Alex, la dolce Claire e Elliot, non è altro che un cumulo di stereotipi visti e rivisti, in cui non può mancare il party a base di alcool e rana allucinogena.

Il risultato finale è una commedia nel suo complesso godibile, con attori giovani e promettenti e alla quale bisogna riconoscere il merito di aver voluto affrontare in modo aperto ed esplicito un tema delicato, senza voler imporre nessuna divisione netta tra eterosessualità e omosessualità e dove, al di là del proprio orientamento sessuale, c’è la volontà di restituire quel senso di spaesamento e di insicurezza che le prime esperienze erotiche hanno generato in ognuno di noi.

Alex Strangelove

Valutazione globale - 6.5

6.5

Teen comedy promettente ma con qualche sbavatura

User Rating: 2.7 ( 1 votes)

Alex Strangelove: un giudizio in sintesi

Alex StrangeloveAlex Strangelove è una teen comedy in pieno stile americano che getta un occhio al tema della scoperta della propria identità sessuale, senza crederci però fino in fondo. Un film con qualche imperfezione, a tratti troppo ancorato a stereotipi oramai noti, ma importante nel suo tentativo di descrivere il mondo degli adolescenti con qual carico di tensione e attesa che le prime esperienze erotiche portano fisiologicamente con sé arrivati alla soglia della vita adulta.

Manca un po’ di azzardo però che avrebbe potuto rendere la storia più originale e meno ancorata a richiami col passato e a citazionismi vari e diffusi ai quali il regista, Craig Johnson, è invece abituato. Ma, nonostante qualche sbavatura e qualche cliché di troppo, l’impianto narrativo nel suo complesso regge e, in un crescendo emotivo, accompagna lo spettatore fino alla fine della storia, curioso di scoprire se Alex avrà davvero il coraggio di fare fino in fondo chiarezza dentro se stesso.

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About Biancamaria Majorana

Scrittrice occasionale, irriducibile amante del cinema e delle serie TV, ma sopratutto curiosa per vocazione. Ho scoperto il cinema che non ero più piccolissima, ma ho fatto del mio meglio per recuperare il gap e oggi consumo voracemente film e serie televisive ogniqualvolta mi sia possibile. Non sono certa di nulla, ma di una cosa sono sicura: abbiamo tanto bisogno di storie, se belle ancora meglio!

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