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Twin Peaks: David Lynch manda un messaggio bizzarro al Comic-Con

Twin Peaks è ufficialmente terminato. Lo ha confermato poco tempo fa lo stesso David Lynch. Ma l’affascinante mondo della serie di Lynch e Frost continua in qualche modo a vivere. E’ successo, ad esempio, sabato scorso quando al Comic-Con di San Diego si è tenuto un panel dal titolo “Twin Peaks e il revival di un cult classico“.

Al panel di Twin Peaks erano presenti la produttrice esecutiva Sabrina Sutherland, il cast Kimmy Robertson (Lucy Brennan), Harry Goaz (vicesceriffo Andy Brennan), Chrysta Bell (agente FBI Tammy Preston), Robert Broski (Woodsman), John Pirruccello (vicesceriffo Chad Broxford), Eric Edelstein (Det. “Smiley” Fusco), Nicole LaLiberte (Darya), George Griffith (Ray Monroe), Amy Shiels (Candie) e Adele Rene (tenente Cynthia Knox).

Il messaggio misterioso di David Lynch al panel di Twin Peaks

Twin Peaks David LynchGrande assente del panel David Lynch, che ci ha tenuto però ad essere presente scrivendo un messaggio di saluto rivolto al pubblico e letto in sala da Sabrina Sutherland. Un messaggio alquanto criptico dove Lynch si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa per la mancata nomination di Kyle McLachlan agli Emmy:

Ho confuso i giorni e ci sarò ieri, se non prima. Qui è tutto così sfuggente. Nella Red Room, il detective Dale Cooper ha già vinto l’Emmy.

Come ogni cosa partorita dalla mente di Lynch, anche questo messaggio inviato al Comic-Con non è stato scritto a caso. Nel messaggio originale Lynch scrive le seguenti parole: “It’s slippery in here”, ovvero “è tutto così sfuggente qui”. E’ la stessa frase pronunciata da Jeffires (David Bowie) all’agente Cooper dopo la morte del doppelganger. Più tardi, Cooper torna indietro nel tempo, nel 1989. L’iconica Red Room nella Black Lodge è infatti un posto dove il tempo e la realtà non seguono le “regole” generali.

Nel corso del panel si è parlato anche di altro, in particolar modo del dietro le quinte di alcune scene di The Return e pensieri random sulla serie.

Got a light?

Broski, l’interprete del terrificante Woodsman noto per ripetere in continuazione la frase “Got a light?”, ha descritto come David Lynch lo abbia guidato in una performance di pieno istinto:

Ha lasciato molto campo libero alla mia interpretazione […]. Per la scena del “Got a light?” Lynch mi ha dato la sceneggiatura soltanto qualche minuto prima di girare. Abbiamo fatto solo un ciak.

George Griffith rivela che per la scena al The Farm dove il suo personaggio Ray viene colpito da Evil Cooper, Lynch voleva un qualcosa di diverso dal solito:

Il capo chiama me e Kyle…e ci fa avvicinare molto a lui. Ci dice: “Deve essere ancora di più…mysterioso”. Entrambi rispondemmo: “Uh, okay”.

Perché Lynch pronunciò ai due la parola ‘mysterioso‘? Forse era una parola in codice perché Griffith ha affermato che la usò anche diverse altre scene.

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Fonte: Indiewire

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About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

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