Home / News / Twin Peaks: la storia si ripete e il pericolo è dietro l’angolo
Twin Peaks

Twin Peaks: la storia si ripete e il pericolo è dietro l’angolo

Gli americani dicono history repeating, la storia si ripete. E in Twin Peaks si ripete quasi sempre non tenendo conto degli errori fatti in passato. Prendiamo Shelly, ad esempio. Quando era giovane si era sposata con un uomo violento, Leo Johnson, che la maltrattava. A distanza di venticinque anni ha una relazione con Red, non certo uno stinco di santo anche lui. La figlia di Shelly, Becky, è coinvolta in una relazione malsana con un uomo che abusa di lei.

Twin Peaks: il loop e il fuoco

Twin PeaksMa la parte 13 di Twin Peaks andata in onda domenica scorsa su Showtime è andata oltre il ripetersi di situazioni sentimentali. In una scena della parte finale Sarah Palmer assiste alla tv, mentre beve e fuma come se non ci fosse un domani, ad una ripetizione di una clip di un incontro di pugilato interrotta, prima di ripetersi, dal suono di un lampo elettrico. Non è chiaro se Sarah percepisce che la clip va in continuo loop, ma dell’espressione sembra proprio di no.

In The Return l’elettricità ha rivestito una componente significativa nel corso della serie, come quando Richard Horne ha investito il ragazzino o quando Dale Cooper ha preso possesso del corpo di Dougie Jones. Nella parte 11, se ricordate, lo sceriffo Hawks spiega che il simbolo del fuoco trovato sulla mappa lasciata dal Major Briggs sta ad indicare un qualcosa di simile al concetto di elettricità odierna e che su ognuno può essere usata per buone o cattive intenzioni. Nel caso di Sarah Palmer il ‘fuoco’ non ha rivelato ancora le sue intenzioni, anche se sappiamo come la madre di Laura sia sempre stata attratta dall’oscurità.

Se questa forza può influenzare la dilatazione del tempo, allora si spiegherebbero molte cose come il corpo di Briggs che non invecchia e la domanda che si fa MIKE (l’uomo senza un braccio nella Loggia Nera): “E’ il futuro o è il passato?”. Lo stesso MIKE ha anche dichiarato in un episodio: “Time and time again” (sempre e ancora per sempre), indicando la natura ciclica di molti eventi accaduti a Twin Peaks. Non è un caso se il claim della serie è sempre stato “It is happening again” (sta accadendo ancora una volta).

Altri misteri vengono a galla

Twin PeaksMa veniamo all’ultimissima scena della parte 13. Prima dei titoli di coda vediamo Ed seduto all’interno della sua stazione di rifornimento mangiare qualcosa dentro un bicchiere di cartone. Mentre mangia guarda all’esterno e ad un certo punto, dallo sguardo che cambia, sembra che noti qualcosa di strano. Mette giù il bicchiere ma, prestando bene attenzione, nella sua immagine riflessa al vetro davanti a lui lo si intravede ancora con il bicchiere in mano e con la testa ferma. Errore di montaggio? Conoscendo Lynch non crediamo proprio. Doppelgänger anche per Ed? O qualcosa che preannuncia un evento futuro?

Le forze del Bene e quelle del Male stanno per scontrarsi? Probabile che tutto ciò accada molto presto, d’altronde mancano soltanto 5 parti alla conclusione di The Return. Ma c’è un’altra cosa da farvi notare. Bobby Briggs al Double RR, sedendosi al tavolo con Ed e la madre di Shelly, dice di aver trovato in quella stessa giornata delle cose lasciate dal padre. Non solo ciò è accaduto quattro episodi fa, ma nel frattempo Bobby aveva fatto la sua comparsata al locale altre due volte dove il ritrovamento. Una di quelle fu la sera della sparatoria fuori dal Double R R. Mettendo in ordine gli eventi dovrebbe essere passato almeno un giorno da quando vengono ritrovati gli indizi di Briggs. Anche qui, ne siamo pur certi, non si tratta di un errore.

Intanto il capo di Showtime, dove Twin Peaks va in onda ogni domenica, ha detto che non vuole parlare di un’ipotetica nuova stagione prima che The Return termini, ma nonostante questo non si aspetta da Lynch (in Francia da quando è ricominciata la serie) un proseguimento ulteriore. Tutt’al più una chiamata.

Fonte: Indiewire

Per ogni notizia e aggiornamento sul mondo dello spettacolo, cinema, tv e libri, vi consigliamo di seguire la nostra pagina Facebook

About Daniele Marseglia

Ricordo come se fosse oggi la prima volta che misi piede in una sala cinematografica. Era il 1993, film: Jurrasic Park. Da quel momento non ne sono più uscito. Il cinema è la mia droga.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *