Il regista iraniano Jafar Panahi in Competizione a Cannes 2018 con il film Three Faces.
Three Faces: sinossi
L’attrice Behnaz Jafari riceve un video postato su Instagram da una giovane ragazza, con il sogno della recitazione, costretta a chidere aiuto ad un amico per fuggire da una situazione pressante venutasi a creare con la sua famiglia di stampo ultraconservatrice. Il video termina con il suicidio della ragazza. Ma qualcosa non torna. Behnaz vuole vederci chiaro e per questo si rivolge al regista Jafar Panahi per chiedergli aiuto ed indagare insieme sulla vicenda. I due si dirigono nel villaggio natio della giovane per capire se si è trattato di un vero suicidio o soltanto di una messa in scena.
Three Faces: le nostre impressioni
Jafar Panahi vive ormai da diversi anni, a Mosca, agli arresti domiciliari per scontare la pena dovuta ad un reato d’opinione. L’Iran, nel 2010, gli ha inoltre impedito di girare film per i successivi 20 anni. Panahi, dai tempi di This is Not a Film, gira film ‘illegali’, con scarsissimo budget. Non per questo, però, i suoi lavori si debbono considerare di poco valore.
Una dimostrazione è, per l’appunto, questo Three Faces, presentato in Competizione al Festival di Cannes. Che sia a bordo di un taxi come succedeva in Taxi Teheran (vinse l’Orso d’Oro a Berlino) o di una semplice macchina, Panahi, qui ancora una volta attore nei panni di se stesso, continua a tracciare una linea già seguita più volte nella sua carriera, ovvero un’attenta riflessione sulla società iraniana. Questa volta lo fa andando nella parte del Nord-Ovest, quella confinante con la Turchia dove si parla anche il turco.
Certo, chi consoce il cinema di Panahi sa quello a cui va incontro. I suoi film si posso tranquillamente inserire nella categoria ‘da festival’, con ritmi e tempi molto dilatati. Quello che si apprezza del regista iraniano, oltre all’evidente coraggio che dimostra in una situazione così diffcile, è il suo narrare con delicatezza ed essenzialità storie di persone e personaggi che cercano di emergere da una vita che li vede costretti a regole e dettami estremi della società in cui vivono.
Three Faces
Valutazione globale - 6
6
Essenziale
Three Faces: curiosità sul film
L’attrice Behnaz Jafari in conferenza stampa si è detta rattristata per l’assenza di Panahi: “Ero desolata per l’assenza in sala di Panahi ieri sera, volevo piangere. C’era tristezza in tutti noi, tra gli spettatori, e anche molta compassione. Ma poi ho capito che tutti sostengono Panahi e che in fondo era lì, insieme a noi”.
Sul problema di fare l’attrice in Iran, la giovane Rezaei spiega come “molte colleghe mi hanno raccontato le difficoltà che hanno avuto in famiglia quando hanno deciso di fare questo lavoro”.
Nel film c’è una scena in cui Jafar Panahi riceve per davvero la telefonata di sua madre che gli chiede: “Non stai per caso girando un film, vero?”. Panahi, a questa domanda, nega.
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