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The Leftovers: l’ultima stagione e gli omaggi a Il Padrino e Mad Max

The Leftovers sta per tornare, ma è anche sul punto di scomparire: lo straziante dramma della HBO, trasmesso in Italia da Sky Atlantic HD, andrà in onda per la terza (e ultima) stagione a partire dal prossimo mese di aprile. Lo showrunner Damon Lindelof, in precedenza creatore di Lost, ha fornito a Entertainment Weekly una descrizione del senso di ciò che potremmo aspettarci dagli ultimi otto episodi, tra cui il motivo per cui la stagione si svolgerà in Australia.

The Leftovers e l’Australia

the leftovers lindelof“L’Australia è geograficamente la fine del mondo e il nostro spettacolo riguarda la fine del mondo emotivamente”, spiega Lindelof. “E c’è anche qualcosa di cinema australiano, primordiale, antico e spirituale, che sembrava essere adatto a The Leftovers, che si tratti di film come Mad Max, Walkabout, Waking Fright o i film di Peter Weir”. Anche se lo spettacolo non è come alcuni di questi esempi, il confronto potrebbe certamente essere effettuato tra The Leftovers e il primo film di Weir, Picnic a Hanging rock, in cui si persono le tracce di un gruppo di studentesse e non c’è più traccia di loro.

The Leftovers e il Padrino

Justin Theroux è il protagonista dello show e in questo finale di serie, inizialmente, si reca in Australia per visitare il padre in difficoltà (Scott Glenn). Quello che succede dopo è “come ne Il Padrino“, dice Lindelof. “Marlon Brando continua a dire a suo figlio Michael, ‘non voglio che tu finisca in questi affari’ ma ogni volta che succede un casino, Michael è con lui. Quindi il padre è coinvolto in qualcosa e tirerà dentro Kevin in questo.”

lindelofLindelof è chiamato, spesso, alla prova del finale, dopo aver ricevuto diverse critiche (giustificate o meno) per Lost. “Cerchiamo sempre di fare delle promesse che possiamo mantenere e alla fine mantenerle; a volte non è sufficiente dire che quello che ci sta a cuore sono i personaggi e non la mitologia”, continua. “ma io credo con The Leftovers la parola mito (o mistero) non possa essere declinata allo stesso modo in cui lo era per Lost o per serie come Stranger Things o True Detective. Questi show hanno mitologie chiaramente definite. Noi non vogliamo vanificare le aspettative del pubblico, ma The Leftovers ha un proprio schema, delle proprie regole che vogliamo continuare a seguire.”

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Fonte: Indiewire

About Andrea Sartor

Cresciuto a pane (ok, anche qualche merendina tipo girella o tegolino... you know what I mean... ) e telefilm stupidi degli anni 80 e 90, il mondo gli cambia con Milch, Weiner, Gilligan, Moffat, Sorkin, Simon e Winter. Ha pianto davanti agli uffici dell'HBO. Sogno nel cassetto: pilotare un Viper biposto con Kara Starbuck Thrace e uscire con Number Six (una a caso, naturalmente). Nutre un profondo rispetto per i ragazzi e le ragazze che lavorano duramente per preparare gli impagabili sottotitoli. Grazie ragazzi, siete splendidi

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