Come dare voce ad un outsider di Hollywood, passato alla storia per aver realizzato uno dei film più brutti mai creati? Ci ha pensato James Franco con il suo The Disaster Artist, presentato in anteprima italiana al Torino Film Festival. Per la sua interpretazione di Tommy Wiseau James Franco si è anche aggiudicato un Golden Globe come miglior attore in un film comico.
The Disaster Artist: la sinossi
L’artista disastroso e protagonista della nuova pellicola di James Franco è Tommy Wiseau, regista, sceneggiatore, produttore ed interprete di The Room, un film passato alla storia come “il Quarto Potere dei film brutti”. The Disaster Artist racconta della collaborazione tra Wiseau e il suo fedele compare e (unico) amico Greg Sestero, accomunati dall’entusiasmo per il cinema e dalla voglia di farsi strada a Hollywood, e di come nella Los Angeles degli anni 2000, la terra promessa per gli aspiranti cineasti e attori, è stato faticosamente realizzato The Room.
The Disaster Artist: le nostre impressioni
Cosa accomuna Tommy Wiseau e James Franco? Di sicuro l’onnipresenza all’interno dei film da loro realizzati, la mania di essere degli artisti tuttofare, in modo persino eccessivo e pesante. Ne è stata una prova il precedente lavoro di James Franco, In Doubious Battle, accolto piuttosto male dal pubblico e dalla critica. Ma con The Disaster Artist riemerge quel talento che di certo non manca all’artista californiano, un talento in cui spicca una fortissima autoironia. Se ancora una volta James Franco torna sul grande schermo ricoprendo diversi ruoli (regista, co-produttore e attore), lo fa per raccontare la storia di un personaggio controverso, misterioso e ridicolo, con cui però condivide una incondizionata passione per il cinema.
Con The Disaster Artist infatti si dimostra che l’amore per il cinema non è sinonimo di immediata e scontata qualità del risultato: non è detto che chi si impegna anima e corpo nella “settima arte” sia in grado di realizzare qualcosa di bello. Se quello che emerge è il valore che assume il tentativo e lo sforzo nel provare a realizzare qualcosa che rispecchi i propri sogni – al di là delle evidenti critiche esterne – James Franco riesce a fare ironia anche su questa morale buonista, portando in scena un personaggio imprevedibile, maldestro, perturbante e maledettamente spassoso. Si tratta di un personaggio dall’indole generosa, che offre la possibilità a tante persone di lavorare ad un progetto, nonostante sia evidente che esso navighi a gonfie vele verso il fallimento più totale.
Si tratta dunque di un film leggero, estremamente godibile, ironico e intelligente, una riflessione pungente su una Hollywood fatta non solo di grandi successi o talenti incompresi, ma di gente appassionata seppur con qualità decisamente discutibili. James Franco si trasforma con grande abilità in un personaggio grottesco che si prende estremamente sul serio e che incarna un retroscena esilarante del mondo del cinema americano. Accanto a su fratello Dave, l’eccentricità del personaggio di Tommy Wiseau incarnato da James Franco emerge in una serie di sfaccettature interessanti: ne viene mostrato il carattere ossessivo e generoso, entusiasta e distruttivo, ingenuo e folle. L’imprevedibilità di Tommy trova la sua forza anche nella costruzione del personaggio molto più composto di Greg, che al di là dei litigi, della confusione e dei difetti vede in quell’artista disastroso un buon amico.
Il film è costruito in modo molto interessante attorno alla lunghissima fase di produzione di The Room, con una costante ironia meta-cinematografica. Alla comicità di The Disaster Artist contribuiscono inoltre diversi cameo di attori e registi che interpretano se stessi mentre commentano il film di Tommy Wiseau così come anche il confronto tra le scene di The Room con quelle realizzate da James Franco.
The Disaster Artist: un giudizio in sintesi
Con un film decisamente divertente e autoironico James Franco si riscatta dalle critiche del suo precedente lavoro. The Disaster Artist coniuga ironia e riflessione sul mondo del cinema, della produzione cinematografica, sul buon gusto degli artisti. Si tratta di un film sincero, senza troppe pretese, di una dichiarazione di amore per il cinema decisamente fuori dagli schemi.
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Proponuję niektórym więcej rozwagi. Czasami warto przemyśleć niektóre kwestie, zanim podejmie się odpowiednie działania.
Super pomysł! Sama bym nie wpadła na to, żeby tak rozwiązać ten problem.
Jak najbardziej jestem za! Popieram takie działania.
Jak tak czytam te wszystkie wypowiedzi, to zastanawiam się czy to Wy mieszkacie na innej planecie, czy ja. Skąd takie podejście?
Mała przerwa w pracy, więc zabieram się za czytanie 😀
Tak, tak, podrzucam ciekawy tekst, gdyby nie było, że się nie rozwijam
Zobacz, kiedy na owy punkt zapatrują się inni
Gdy człowiek nie wiedział, warto się zapoznać
Szczególnie ciekawy wpis, polecam wszystkim